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Elisa Di Francisca, la confessione choc: "Labbro spaccato, presa a pugni, messa incinta". Le violenze brutali subite da un uomo

Elisa Di Francisca

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Ha subìto e violenze di un uomo, è stata malmenata, ha abortito. Elisa Di Francisca, 38 anni, due ori e un argento olimpici, si racconta in Giù la maschera. Confessioni di una campionessa imperfetta . "Credo di averla scampata. Sono sopravvissuta alla violenza maschile. Forse lui mi avrebbe sfigurata, forse sarei finita nel lungo elenco delle donne vittime di un rapporto sbagliato", dice in una intervista a La Repubblica. "Invece sono qui, perché ho detto basta, grazie anche a una madre che mi è stata vicina, non solo quando lui con un pugno mi ha spaccato il labbro". Allora aveva 18 anni. "E sono rimasta incinta dello stesso fidanzato geloso e manesco, che mi aveva allontanato anche dalla scherma. Ho interrotto la gravidanza, cercando di cancellare quel momento. Ne ho parlato con pochissime persone, ma il dolore lo provi comunque, mi ha fatto molto male, è un pensiero che torna".

 

 

Ma guai a insinuare che se le cerca: "Di sicuro sono una che sfida, gli altri e me stessa, sono arrogante e strafottente, con me arrabbiarsi è facile, provoco, non indietreggio, non cerco di calmare le acque, le agito. Le voglio sempre più mosse, calma piatta mai. Mi sono messa contro la scuola, gli insegnanti, contro ogni forma di regole che mio padre mi voleva inculcare. A forza. Sono fatta così: devo toccare il fondo, farmi male, sentire con la mia pelle. Le mie esperienze, belle e brutte, non potevo fare a meno di farle", continua. 

 

 

"Non sono tipa da maschere, se non in pedana. Sì, qualcuno mi ha chiesto di non raccontare, ma non c'è nulla di cui debba vergognarmi. Io sono sincera, le cose sono successe, e io non mi sono mai nascosta", aggiunge. "C'è stato un momento in cui ho avuto il rigetto degli uomini, almeno di quelli che capitavano a me, così è stato normale avere una relazione con Claudia, una mia compagna di squadra. Nel senso che eravamo molto intime, pensavamo allo stesso modo, avevamo una sensibilità comune e c'è stata una pulsione fisica. Le ho sempre detto: a me piacciono gli uomini, ma se proprio dovessi baciare una donna quella saresti tu. È iniziata così, è durata un anno, lei voleva discrezione, io la provocavo davanti a tutti: dai, amore, sali, che ti aspetto in camera. La seduzione mi piace". 

 

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