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Sanremo 2021, Mario Sconcerti distrugge il Milan: "Una grande società non lo manda al Festival". Ma quale scudetto...

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"Una grande società non guarda la propria squadra allontanarsi dal campionato mentre il suo miglior attaccante è al Festival di Sanremo. Infortunato o no importa poco. Se il gruppo, il calcio, le partite, sono fatte di particolari, quei particolari vanno cercati tutti insieme, altrimenti non coincideranno mai. Il Milan ha tirato pochissimo contro l' Udinese e per darsi spinta ha squilibrato il suo gioco, ha giocato con quattro attaccanti e due soli centrocampisti, in eterna inferiorità numerica". Così Mario Sconcerti analizza il mezzo passo rossonero contro l'Udinese con il miglior giocatore del Milan sul palco di Sanremo a recitare. A prescindere dall'infortunio dello svedese l'editorialista del Corriere della Sera boccia le strategie rossonere.

 

 

 

 

"Si può perdere la stagione, ma insieme. Vedere Ibrahimovic che recita un copione per far ridere la gente mentre il Milan dall' altra parte perde la strada, è una contraddizione troppo forte, non appartiene al calcio, è cattiva satira. In queste condizioni è giusto perdere, non si è da scudetto. Nella mischia che segue ci sono dati importanti da capire. I punti recuperabili non sono infiniti, per qualunque posizione da Champions", precisa ancora Sconcerti.

 

 

 

 

"Negli ultimi dieci anni, cioè un paio di epoche nel calcio, da qui alla fine le prime hanno recuperato al massimo cinque punti sulle avversarie. I calcoli non sono difficili anche se manca una partita a Lazio, Napoli e Juve. L' Atalanta è più completa della Juve e forse anche del Milan. Ha perso una volta sola nelle ultime quindici partite, la Juve tre volte, Milan e Roma quattro. Il Milan non ha neppure il vantaggio dell' Inter, che non ha più impegni, niente Coppe, e anche Sanremo in fondo finirà", conclude Sconcerti non dando molto spazio alle ambizioni del Milan.

 

 

 

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