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Lazio-Bayern Monaco, la squadra di Inzaghi travolta 4-1 all'Olimpico

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Troppo Bayern per la Lazio. E' durato meno di mezzora il sogno della squadra biancoceleste di poter impensierire la corazzata tedesca. Il tempo per i campioni d'Europa e del Mondo in carica di trovare il gol prima con Lewandowski e poi con il 17enne Musiala. Poi il gol di Sané alla fine del primo tempo ha chiuso ogni discorso qualificazione. Un 4-1 pesante, che fotografa un netto divario di valori in campo. La compagine allenata da Simone Inzaghi ha pagato le assenze pesanti in difesa, venendo infilata dal Bayern a ogni occasione. Oltre alla forza dei tedeschi ci si è messa anche la sfortuna nell'occasione dell'autogol di Acerbi. A rendere meno amaro il ko per la Lazio la rete di Correa. Per Lewandowski rete numero 4 in questa edizione della Champions, sono 72 in totale in carriera. Il protagonista della serata è stato però il giovane Musiala, nato a Stoccarda da madre tedesca e padre nigeriano, conteso dalle nazionali di Germania e Inghilterra. Con 17 anni e 115 giorni è il più giovane esordiente della storia del Bayern in Bundesliga. E questa sera ha fatto capire il perchè Flick lo abbia lanciato senza remore da titolare in un ottavo di Champions. Nelle file biancocelesti, Simone Inzaghi schiera Reina in porta con Patric, Acerbi e Musacchio in difesa. Sulle fasce spazio a Lazzari e Marusic, in mezzo la classe di Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. In attacco sarà Correa ad affiancare Immobile. Nel Bayern, privo di Muller e Pavard per il Covid, di Gnabry e Douglas Costa infortunati, il tecnico Flick schiera Sané, Goretzka e Coman alle spalle di Lewandowski.

 

 

 

Inizio shock per la Lazio, che dopo dieci minuti è già sotto di un gol: Bayern in vantaggio con un gol del solito Lewandowski, bravo ad approfittare di un retropassaggio sbagliato di Musacchio per Reina. Con un falco dell'area di rigore come il polacco, certi errori non si possono fare. Bayern pericoloso già in precedenza con un paio di incursioni di Kimmich sventate dalla difesa laziale. Colpita a freddo la squadra di Inzaghi sbanda e rischia di subire il raddoppio ad opera di Sanè. Come se non bastasse, alla prima vera incursione in area tedesca la Lazio si vede negare un possibile rigore per un fallo di Boateng su Milinkovic dopo un check dell'arbitro con il Var. Dopo un tentativo di Luis Alberto fermato da Neuer, al 24' il Bayern raddoppia con un chirurgico destro rasoterra dal limite del baby Musiala. Alla mezzora Inzaghi manda in campo Lulic per Musacchio, con Marusic arretrato in difesa. La musica però non cambia, perchè ancora il Bayern sfiora il tris con Lewandowski. Reina si salva di piede. Prima dell'intervallo finalmente si rivede la Lazio, pericolosa con un destro da centro area di Immobile sventato in angolo. Ma è un fuoco di paglia, al 42' il Bayern cala il tris con Sané che infila nella porta vuota una respinta di Reina su tiro di Coman. 

 

 

 

Nel secondo tempo per la Lazio è subito notte fonda, con il Bayern che va ancora a segno grazie ad uno sfortunato autogol di Acerbi. Il difensore biancoceleste devia alle spalle di Reina un cross basso dello scatenato Sané per Davies. Spinta dall'orgoglio la squadra di casa accorcia le distanze al 50' con un bel gol di Correa, bravo ad infilarsi nella difesa bavarese e a battere Neuer con un destro rasoterra. L'argentino ci riprova anche pochi minuti dopo, ma questa volta Neuer respinge. La Lazio prende fiducia e continua ad attaccare, si rivede finalmente anche Immobile che impegna Neuer con un destro da fuori centrale. Nel finale ancora biancocelesti pericolosi con due colpi di testa di poco fuori del neo entrato Hoedt e di Acerbi su calcio d'angolo. Ma il Bayern sfiora a sua volta il pokerissimo prima con Alaba e poi con Lewandowski. Epilogo amaro per la Lazio all'Olimpico. La gara di ritorno del 17 marzo all'Allianz Arena di Monaco per la squadra di Flick sarà una pura formalità, per i biancocelesti resterà comunque la soddisfazione di aver sfidato i campioni d'Europa e del Mondo.

 

 

 

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