Beppe Signori, ecco la giustizia italiana: "Non truccò il risultato". Assolto con formula piena... dieci anni dopo
Dopo anni di indagini per Beppe Signori, l’incubo è finito: è innocente dall'accusa di aver truccato le partite. lo ha stabilito la sentenza emessa dal Tribunale di Piacenza riguardo al filone dell’inchiesta sul calcioscommesse che vedeva tra gli imputati l’ex bomber di Lazio e Bologna. L'ex calciatore, che aveva rinunciato alla prescrizione, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.
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“Dopo dieci anni è finita, anche se io e il mio avvocato non avevamo mai avuto dubbi sulla mia innocenza. In qualche modo vengo ripagato, giustizia parziale è stata fatta, perché comunque questi anni non me li restituirà più nessuno, è una rivincita e speriamo che sia la prima di una lunga serie. Io ho fatto tutto questo per essere riabilitato a livello sportivo. E’ una prima vittoria, spero che ne arrivino altre”, ha spiegato Signori ai giornalisti dopo la sentenza.
Signori è al verde e vuole scappare
Signori era accusato di aver alterato il risultato della gara del 2 ottobre 2010 tra Piacenza e Padova. L'ex bomber ha poi postato Instagram un’immagine di repertorio con la maglia della Nazionale: "Assolto con piena formula perché il fatto non sussiste, non per insufficienza di prove. Una vittoria nettissima senza se e senza ma”, il commento sulla sua pagina social. A dicembre Signori era stato fortunato grazie alla chiusura del filone di Cremona per prescrizione e adesso la speranza è che dopo questa sentenza sia cancellata la radiazione da ogni categoria arrivata nel 2012.