Zlatan Ibrahimovic preferisce Sanremo a San Siro, Fabrizio Biasin: dimostra di tifare solo per se stesso
Che Zlatan Ibrahimovic - giocatore del Milan, gran visir dei bomber, svedese un filo ego-riferito - sia un serissimo professionista, non lo mettiamo in dubbio: se così non fosse non sarebbe arrivato alla sua veneranda età (39 primavere) con siffatta condizione psicofisica. Che sia innamorato di se stesso come solo Andrea Scanzi, pure. Se così non fosse, il mega nasone non avrebbe accettato di partecipare all'imminente edizione del Festival di Sanremo (2-6 marzo) e, soprattutto, non lo avrebbe fatto con le modalità annunciate mezzo Gazzetta dello Sport dal direttore artistico Amadeus: «Zlatan si allenerà in Riviera per tutta la settimana, meticolosamente come sempre. I tifosi potranno stare tranquilli.
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Non farà il pendolare, andrà a Milano mercoledì per la partita contro l'Udinese poi tornerà a Sanremo e rimarrà con noi». Niente collegamenti da remoto, nessuna deroga: la Rai ha strappato la firma al giocatore prima che si accordasse con i rossoneri e - giustamente - non intende concedere nulla in quella che è la settimana più importante per Viale Mazzini, quest' anno soprattutto (c'è da rispettare un severissimo protocollo).
Lo svedese sarà in Liguria per la prima serata (2 marzo), il 3 raggiungerà i compagni a Milano per giocare contro l'Udinese, terminato il match farà ritorno a Sanremo e vi resterà fino all'ultima puntata del 6 marzo, allenandosi da solo. Il 7 tornerà a disposizione di mister Pioli per il match di Verona con l'Hellas e vedremo se il suo allenatore vorrà buttarlo in campo. La situazione per gli amanti del calcio (e soprattutto per i tifosi del Milan) è chiaramente surreale: nell'anno della lotta al vertice, Zlatan lascia lo spogliatoio e «ci vediamo al campo». Poi, certo, magari farà i suoi bei gol ugualmente, ma è vero che una cosa del genere non si era mai vista. In fondo stiamo parlando del giocatore che, da sempre, in conferenza dice «io tifo per la (nome di squadra)», ma poi nei fatti dimostra di venerare un unico Dio: lo specchio.
E Amadeus? Ben fa a sfruttare il momento. Ibra sta già facendo parlare assai e, di sicuro, crea meno grattacapi del fetentissimo virus che, ieri l'altro, ha contagiato Moreno Conficcioni, uno dei membri della band Extraliscio, in gara tra i big. Ancora Amadeus: «Fortunatamente mancano 15 giorni: sono state spostate le loro prove, ci auguriamo che possano essere presenti in gara».