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Giovanni Malagò, Olimpiadi senza l'Italia? "Colpa del governo". E il meloniano tira fuori il tricolore

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"Si può ancora risolvere questa situazione, fino al 27 gennaio (ultimo Esecutivo del Cio prima delle elezioni di marzo, ndr) abbiamo tempo per farlo". Così la pensa il presidente del Coni Giovanni Malagò sulla possibilità di evitare sanzioni da parte del Cio e l'esclusione dell a squadra italiana dalle Olimpiadi di Tokyo.  "Il Cio  non chiede nulla di diverso da ciò che il governo italiano si è sempre impegnato di fare, per la prima volta il 24 giugno 2019 quando l'Esecutivo ha firmato l'host city contract per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026", ha rassicurato Malagò.

 

 

 

Secondo il presidente del Coni "ci siamo ridotti così perché la società Sport e Salute, diventata emanazione del governo, nel frattempo non ha scorporato le funzioni del Coni: pianta organica e asset. Nell'ambito delle sue funzioni, il Coni non può dipendere da una società del governo". Malagò poi chiarisce di essere sicuro che esista, " la volontà di sistemare la situazione ma per colpa della politica questo discorso in 25 mesi non è stato risolto". Dopo l'intervento del capo dello sport italiano, Federico Mollicone (Fdi) ha estratto un tricolore da regalare simbolicamente al Comitato olimpico, invitando "il premier Conte a intervenire su questa situazione paradossale che rischia di farci fare una figura assolutamente deleteria all'Italia", ha spiegato l'esponente del centrodestra.

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