Milan, così è tornato meglio della Juventus: la spiegazione in 10 punti
La Juve non si era mai trovata così lontana dalla vetta del campionato nelle passate nove stagioni degli scudetti consecutivi al giro di boa dell'anno solare. Ma i 10 punti di distacco dal Milan capolista sono reali? Il verdetto del "giudice campo" è «sì», domani sera il confronto diretto emetterà però la sentenza d'appello che potrebbe riaprire la serie A o mettere in ginocchio i sogni di rimonta bianconeri (privi di Alex Sandro, positivo al Covid, mentre è dura che ci sia Ibra, che si sta allenando a parte e sui social posta "Tic.. toc.."). Ad oggi, ai 10 punti fra Milan e Juve ne corrispondono altrettanti di spiegazione.
1) Progetto rodato. Non è un caso che il Milan sia primo, tallonato dall'Inter. Sono le due squadre che, nella breve preparazione estiva, hanno avuto meno bisogno di affinare un piano già avviato: il Milan non perde dall'8 marzo e ha il record di punti nell'anno solare (79), l'Inter è reduce dal secondo posto in A per 1 punto e finalista di E-League. E non è un caso neanche che le prime quattro non abbiano cambiato mister mentre la Juve, quinta, sì.
2) In medio stat virtus. Come valori assoluti individuali (ed economici), il centrocampo della Juve è di altro livello, eppure i rossoneri sono meglio assemblati: Kessie e Bennacer a rubar palla e liberarsene, Calhanoglu che la smista ancor più svelto (non è Rivera, ma sta nobilitando il numero 10) per un gioco che non ristagna nel tiki taka ma sempre pensato verso la porta avversaria. Alla Juve si vive di portatori di palla come Bentancur, Rabiot, il macchinoso Arthur, l'altalenante Ramsey. A volte s' inceppano.
3) Macchina da gol. L'ultima volta che la squadra di Pioli non ha segnato è stato lo 0-0 del 6 gennaio 2020 con la Samp. Da allora, a turno, Rebic, Calhanoglu, Theo, Kessie, Leao e soprattutto Ibra hanno provveduto. Da 17 partite il Diavolo segna almeno due volte.
4) Gruppo squadra. In campionato al Milan sono andati in rete in 13, alla Juve in 8, come a dire che se Ibra è fuori l'alternativa c'è. La Juve non sarà Ronaldo-dipendente, ma i suoi 14 centri sono quasi la metà dei 29 totali: i 10 di Zlatan rappresentano meno di un terzo dei 34 complessivi.
5) I gregari. Il gregario fatica per il leader, a volte raccoglie la propria giornata di grazia che accresce l'amalgama di gruppo. Al Milan ne possiamo citare una su tutte: per due volte sotto in casa del pericolante Genoa, il 24enne (ormai veterano) Calabria e il 20enne Kalulu (terzino schierato stopper per emergenza) sistemano sul 2-2 una situazione inattesa e complicata.
6) Doppio allenatore. Pioli-Ibra, duumvirato che esalta i giocatori: Stefano è un mister navigato, alla parte mediatica e motivazionale ci pensa "quell'altro". E funziona. Pirlo (aiutato da Tudor e Baronio) è un azzardo della dirigenza. Andrea è un purosangue trasformato in fantino, combattuto fra la necessità di far andar forte il cavallo e quella di non cadere (entrambi).
7) Imbattuto. Non aver mai perso in campionato sfida le leggi dei grandi numeri e aumenta la voglia di vedere quanto dura: di certo nello spogliatoio del Milan sono stati fatti fioretti. La Juve invece è caduta male con la Fiorentina: colpa di un approccio presuntuoso che al Milan non si è ancora mai visto.
8) Di rigore. Classifica rigori a favore: 1° Milan con 10 (fatti 7); 2ª Juve con 5 (fatti 4). Tradotto, il Milan te lo trovi sempre in area. Quelli contro? Per il Milan 4 (realizzati 2), per la Juve 2 (realizzati 2).
9) Scontri diretti. Il bilancio del Milan con le big è ottimo, 10 punti su 12: 2-1 all'Inter, 3-1 al Napoli al San Paolo, 3-3 con la Roma, 3-2 alla Lazio con Theo decisivo a tempo scaduto. Restano le prove del nove: la Juve domani e l'Atalanta il 23 gennaio. I soli 3 punti su 9 della Juve invece fanno tutta la differenza: 2-2 in casa Roma, 1-1 in casa Lazio, 1-1 con l'Atalanta.
10) Calendario. Finora ha giocato a favore del Milan, perché i 10 punti di vantaggio sulla Juve sono sì frutto del campo ma anche della classifica virtuale, dovuta al discusso Juve-Napoli ancora da recuperare. Scenario ipotetico: la Juve batte il Milan e poi batte anche il Napoli, recuperando ai rossoneri 6 punti. È possibile, ma fra il dire e il fare c'è di mezzo il giocare e, ad oggi, il Milan osserva da +10.