Inter-Crotone, tripletta di Lautaro: nerazzurri a valanga, 6-2. Ma si ferma Lukaku: quanto resta fuori
E sono otto. Il 2021 dell'Inter parte come si era concluso il 2020: con una vittoria per mettere pressione al Milan e proseguire il sogno scudetto. Il tennistico 6-2 rifilato al Crotone nel segno di uno straripante Lautaro Martinez, autore di una tripletta, porta a otto i successi consecutivi della squadra di Conte, che si porta da sola in vetta aspettando i rossoneri stasera di scena a Benevento. Otto come l'ottovolante dei primi 45', conditi da gol ed errori, con la squadra di Stroppa che se la gioca a viso aperto e si porta in vantaggio con Zanellato, al primo gol in A: il 'Toro pareggia, l'autorete di Marrone mette avanti l'Inter, poi raggiunta da Golemic che realizza il rigore causato da un disastroso Vidal. Nella ripresa, il Crotone crolla e l'Inter sul velluto: Lautaro va a segno altre due volte, anche Lukaku mette la firma con il 16° gol stagionale prima di uscire per una contrattura alla coscia, unica nota stonata per Conte. Nel finale c'è anche gloria per il neoentrato Hakimi.
Conte torna al 3-5-2 e non regala sorprese di formazione. A centrocampo torna Vidal, confermati Hakimi e Young sulle corsie esterne. In avanti, il collaudato tandem Lukaku-Lautaro Martinez.
Stroppa lancia dal 1' Zanellato e si affida in attacco al duo formato da Junior Messias e Riviere, tenendo inizialmente in panchina Simy. Il canovaccio iniziale dovrebbe prevedere un Crotone rintanato sottocoperta, invece i calabresi sono molto attivi nel pressing e si fanno vedere in avanti. Messias prova subito lo spunto personale con Bastoni che salva in scivolata, poi Handanovic deve intervenire in uscita su Pedro Pereira, servito da Molina. E poco dopo la squadra di Stroppa sblocca il risultato con Zanellato, perso da Vidal, che da due passi svetta sul cross di Messias e insacca (12'). La risposta dei nerazzurri è di Lautaro Martinez, che imbeccato da Lukaku supera Marrone e trafigge di destro Cordaz (19'). L'1-1 è un'inezione di fiducia a un'Inter fino a quel momento confusa e poco incisiva. I nerazzurri crescono e guadagnano metri, trovando il sorpasso: l'azione è bella, ma nel tabellino ci finisce il nome di Marrone, che per anticipare Lautaro sulla palla messa in mezzo da Barella infila la propria porta (31'). Il Crotone comunque resta sul pezzo e pochi minuti dopo si guadagna il rigore del 2-2: Aureliano viene richiamato al Var dove rileva il pestone rifilato da Vidal a Reca e indica il dischetto. Golemic trasforma nonostante Handanovic intuisca l'angolo (35'). Tutto da rifare per l'Inter, che si rituffa in avanti: Lautaro, servito ancora da un gran passaggio di Lukaku, arriva davanti a Cordaz che però lo ipnotizza.
Vidal paga il pessimo primo tempo: al rientro degli spogliatoi in campo c'è Sensi. Squillo iniziale dei calabresi con un tentativo inpreciso di Riviere, poi l'Inter si rimette sui binari giusti con Lautaro: servito da Brozovic dopo il tacco di Lukaku, l'argentino di sinistro non sbaglia davanti a Cordaz (57'). Stroppa richiama Riviere e si gioca la carta Simy, ma l'Inter chiude i giochi: lanciato da Bastoni Lukaku scatta in profondità, stravince il duello con Luperto e batte di mancino Cordaz (64'). Conte può far rifiatare Barella e Young, sostituiti da Gagliardini e Darmian, Perisic rileva Lukaku fermato da una contrattura al quadricipite della coscia destra (per Conte "nulla di grave", ha spiegato nel post-partita. Lo stop potrebbe costringerlo a saltare la sola partita contro la Sampdoria). Il poker nerazzurro pesa ora sulle gambe dei calabresi, già apparsi meno brillanti in questa ripresa. Perisic lascia subito il segno impegnando Cordaz, sulla respinta del portiere è in agguato Lautaro che firma la tripletta (78'). A chiudere il set a tre minuti dalla fine è il neoentrato Hakimi, con una conclusione vincente dal limite su assist dalla sinistra di Darmian. E ora la palla passa al Milan.
di Attilio Celeghini
(LaPresse)