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Mauro Bellugi, gambe amputate per coronavirus: "Avrei preferito morire, ma devo andare avanti"

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A Mauro Bellugi sono state amputate le gambe, dopo che qualche settimana prima era stato ricoverato a causa del Covid-19. "Non sto proprio bene, diciamo. È stata una cosa micidiale", ha spiegato, raccontando poi cosa gli sia accaduto: "Questo Covid insieme a un'anemia, si è scatenato per bene e mi ha mandato le gambe in cancrena. O eliminavo loro o eliminavo me. Però, ho moglie e una figlia. E allora ho eliminato loro. Sinceramente se fossi stato da solo, ci avrei pensato un po'".

 

 

 

L'ex difensore della Nazionale racconta inoltre che, "il dolore è immenso, solo chi ha provato questa cosa può dirlo, commentarlo. È un dolore continuo, sempre. Sei sempre sotto morfina, è davvero durissima. Ci sono momenti nei quali non ce la fai. Le ferite ora vanno bene. Sto aspettando la riabilitazione. Sto facendo un po' di ginnastica con un fisioterapista. Vado avanti. Non posso fare altro. I momenti di sconforto ci sono, anche di pianto. Mi dispiace per la gamba destra. Ci tenevo più della sinistra".  Nell'intervista al Messaggero spiega anche il perché: "Con la destra ho segnato la mia unica rete, nel 1971 contro il Borussia Moenchengladbach", svela il significato sorridendo dopo tante sofferenze.

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