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Pari nel derby degli Inzaghi, Pippo frena Simone: Benevento-Lazio 1-1

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 Un punto a testa, da buoni e bravi fratelli. E in fondo, dopo i sorrisi e gli abbracci, non poteva che finire così. Filippo e Simone Inzaghi si dividono sulle rispettive panchine i meriti e il risultato della sfida tra Benevento e Lazio, match in... famiglia che ha regalato una manciata di emozioni, qualche giocata di alta scuola per quella che resterà una partita speciale per i due tecnici vissuta senza esclusione di colpi. Pippo rallenta Simone nella sua corsa ai piani che contano. Alla Lazio infatti non è bastata una invenzione capolavoro di Immobile al 25' per superare la squadra giallorossa tenace, attenta, coraggiosa, agguerrita, tutte qualità che hanno pagato portando a casa, con una rete di Schiattarella sul finire del primo tempo, un pareggio prezioso che smuove la classifica e restituisce fiducia ai campani dopo il ko contro il Sassuolo. Per la Lazio il punto sta un po' stretto per le occasioni create e non è sufficiente a rilanciarsi dopo la brutta prestazione casalinga contro il Verona. Ha cercato, forte anche delle qualità dei suoi effettivi, da Immobile al rientrato Luis Alberto, con pazienza di scardinare la difesa giallorossa, abile nel non disunirsi dopo lo svantaggio e forte atleticamente a reggere fino alla fine una in una gara dispendiosa per il gioco avvolgente dei biancocelesti che non hanno consentito ai padroni di casa di offendere con regolarità. Per la Lazio il primo pareggio in trasferta in campionato dopo le quattro vittorie consecutive, per il Benevento un'altra prestazione di qualità contro una protagonista del campionato.

Biancocelesti con Escalante in mediana per l'infortunato Leiva, spazio per il rientrante Luis Alberto e a Milinkovic-Savic. Sugli esterni Marusic e Lazzari a causa del forfait di Fares. In difesa Luiz Felipe, Hoedt e Radu mentre in attacco Correa con Caicedo per affiancare Immobile. Nel Benevento l'unica novità rispetto al ko con il Sassuolo è l'ingresso di Insigne dal primo minuto con Caprari a supporto di Lapadula. In difesa non c'è Caldirola, Tuia e Glik in mezzo al campo. La Lazio è subito aggressiva, gestisce con ordine il centrocampo anche se le prime occasioni sono del Benevento che al 6' getta al vento un gol con Lapadula che sotto porta da due passi si fa respingere il tiro da Reina, decisivo anche sul sinistro di Glik dentro l'area di rigore. Il possesso palla resta dei biancocelesti, che prendono il pallino del gioco, con un continuo pressing. Il benevento corre tanto per recuperare palla e spende tante energie. Si sente la presenza di Luis Alberto in campo che spazia con tocchi geniali dentro l'area, il più prezioso per Correa che perde il passo e non riesce ad intervenire. Lo spagnolo sfrutta il movimento dell'argentino per arrivare fino al limite dell'area dove calcia con il piatto destro a giro: ottima esecuzione con pallone che finisce sulla parte esterna del palo. Al 24' ci pensa Immobile a portare in vantaggio la Lazio con una rete capolavoro: tocco volante dell'attaccante che su cross non perfetto sulla trequarti di Milinkovic-Savic, si investa un gesto tecnico di alta scuola anticipando il difensore e mettendo il pallone sotto la traversa. Con questa rete Immobile sale a 142 gol in serie A raggiungendo attaccanti come Lorenzi, Pulici, Bobo Vieri e Ibrahimovic. Per la Scarpa d'oro è la rete numero 32 in 37 presenze con la Lazio nel 2020. Il Benevento fatica a costruire trame offensive, rincorre spesso il pallone senza grandi risultati. Per rendersi pericoloso senza arrivare in debito di ossigeno la squadra giallorossa si affida così alle ripartenze. E proprio sul finale del primo tempo, dopo essere riuscita a liberarsi dalla morsa biancoceleste a centrocampo, si affaccia in area, guadagna un angolo e trova la rete del pareggio con Schiattarella. Il 33 campano è lesto a sfruttare un pallone che balla in mezzo all'area dopo un campanile, e al volo colpisce con precisione indirizzando nell'angolino e beffando Reina, artefice poco prima di un altro intervento su Caprari.

Nella ripresa la Lazio torna ad impostare il gioco, il Benevento non si accontenta, come è nella filosofia di Pippo Inzaghi, e si fa insidioso con Letizia e Lapadula. L'obiettivo è quello di non farsi schiacciare dai biancocelesti con le loro manovre avvolgenti, cercando di alzare il baricentro e concedersi anche lo spazio per colpire. La Lazio però è attenta, cerca di non scollarsi troppo nei suoi tentativi, Simone Inzaghi fa entrare Patric al posto di Luiz Felipe ammonito. Al 60' Correa trova la sovrapposizione di Marusic che cross con il mancino non trovando di un soffio l'inserimento di Milinkovic. Nell'azione successiva Lazzari sbaglia il tocco per Escalante facendo sfumare un'altra occasione. Simone Inzaghi mette dentro anche Caicedo, Cataldi e il brasiliano Pereira, invita la sauadra a spingere e colpire. Ci prova ancora Milinkovic-Savic di testa, poi subito Pereira con un destro dalla distanza che sfiora il palo. Il finale è convulso, la Lazio insiste, il Benevento regge, Schiattarella nel finale si fa espellere per un intervento in ritardo su Immobile. Qualche attrito ma al fischio finale c'è l'abbraccio tra i due fratelli. Un punto a testa che rende felice Filippo e lascia un po' di amarezza in Simone.

di Luca Masotto
(LaPresse)

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