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Inter, "più spazio a Eriksen": Antonio Conte spalle al muro, la richiesta dei vertici dopo il disastro-Champions

Fabrizio Biasin
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L'Inter riparte. E ci mancherebbe pure che non fosse così. Domani all'ora di pranzo è in programma l'anticipo tra Cagliari e nerazzurri, con la squadra di Conte decisamente sotto osservazione dopo la mazzata europea. L'atmosfera non è buona e non potrebbe essere altrimenti, la medicina - ovviamente - si chiama "vittoria". All'indomani dell'amarissimo 0-0 contro lo Shakhtar, allenatore e dirigenza hanno avuto un confronto che è sfociato in un nuovo "patto": si va avanti insieme, si "deve" vincere tutto quello che rimane da vincere. E, quindi, sì: la proprietà ha chiesto al tecnico scudetto e Coppa Italia. Non che Conte non lo sapesse già, ovvio, ma ora più che una possibilità diventa un obbligo.

La società ha ribadito la fiducia nel tecnico - non è nello stile di Marotta cambiare a stagione in corso e comunque costerebbe troppo - ma allo stesso tempo si augura che lui, Conte, diventi più morbido anche rispetto a determinate scelte. L'utilizzo di Eriksen, per dire. Non sappiamo se a gennaio il danese andrà via, ma è possibile che da qui all'apertura del mercato possa trovare più spazio. Questione innesti: l'eliminazione dalla Champions impedisce di ragionare su rinforzi di prima fascia, sia perché i giocatori a questo punto sono fin troppi, sia perché senza le coppe diminuiscono pure gli introiti. Conte dovrà lavorare con questo gruppo, che poi è tutto tranne che scadente. Con un solo impegno settimanale da affrontare, tra l'altro, il club spera che non si debba più tornare su problematiche relative a giocatori stanchi o eccessivamente spremuti.

Anche lo spogliatoio è "sotto osservazione": la società non ha gradito l'Euro-prestazione di questo e quel giocatore da un punto di vista caratteriale e pretende decisamente di più a partire dalla partita di domani. E veniamo alle "strabilianti" (si fa per dire) conclusioni: il credito concesso al gruppo-lavoro è esaurito, la proprietà chiede una risposta immediata e la vuole da Antonio Conte, l'allenatore con cui intende portare a termine come minimo questa stagione. Sono tutti convinti che l'obiettivo scudetto sia tutto tranne che impossibile e, comunque, a questo punto, "doveroso". Solo così si potrà trasformare una stagione fin qui deludente in quella del ritorno alla vittoria dopo ben dieci anni. Badate bene: per riuscirci l'Inter non è chiamata a scalare l'Everest con una benda sul volto, deve solo esprimere il suo enorme potenziale.

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