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Juventus, la procura di Perugia sospetta una fuga di notizie dal Viminale dietro alla rinuncia a Luis Suarez

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La Juventus avrebbe rinunciato a Luis Alberto Suarez, prima di sostenere l'esame di lingua necessario per avere la cittadinanza italiana, dopo essere stata avvisata dell'inchiesta in corso della Procura di Perugia. Sono le accuse che porta avanti il capo della procura umbra, Raffaele Cantone. "Sussistono fondati dubbi che i rappresentanti della Juve abbiano potuto avere contezza, nel lasso temporale dall'8 al 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso". A sostegno di questa tesi l'atteggiamento tenuto dei legali bianconeri. All'improvviso nessuna chiamata al Viminale per sapere a che punto stesse proprio la pratica dell'ex attaccante del Barcellona.

 

 

"Abbiamo abbandonato l'ipotesi Suarez unicamente per ragioni di mercato", è sempre stata la tesi della difesa dei legali bianconeri. Ma ci sono tre circostanze sospette, scrive Repubblica che mettono in difficoltà la società di Andrea Agnelli.  Il 14 settembre (tre giorni prima della prova di Suarez) il dg dell'Ateneo Simone Olivieri parla con Maria Turco, legale della Juve. La Turco, più volte, spiega cosa mai avvenuta prima nei colloqui telefonici, che a Suarez non siano riservati trattamenti di favore.  Anche la testimonianza dell'altro avvocato della Juve, Luigi Chiappero, è ritenuta falsa, quando sostiene che il 14 settembre gli venne manifestato che per il 6 ottobre, giorno della chiusura delle liste per la Champions League, la cittadinanza italiana per Suarez non  sarebbe stata possibile. Versione smentita dai verbali in possesso della Procura.  Ultima circostanza, segnala la Procura, è l'accusa degli inquirenti ai vertici indagati dell'Università per stranieri di Perugia di "ostacolare le ulteriori investigazioni come le false dichiarazioni di Fabio Paratici di Chiappero che hanno reso maggiormente difficoltosa l'attività di ricostruzione dei fatti".

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