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RaiSport nel mirino dei suoi giornalisti, "passerella di 26 minuti" per Spadafora: una sfregio a chi paga il canone?

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L'ennesima polemica travolge RaiSport. Questa volta l'accusa dei giornalisti della testata sportiva fa riferimento all’ospitata del ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Quest'ultimo, nella puntata di domenica 29 novembre di 90esimo minuto su Rai2, ha avuto ben 26 minuti per parlare. La lunga intervista, gestita per lo più dal vicedirettore di RaiSport Enrico Varriale, ha scatenato l'ira del Comitato di redazione di RaiSport che, per tutta risposta, ha fatto arrivare ai vertici una lettera infuocata. 

 

 

"Non si deve dimenticare mai l’interesse di tutti i telespettatori che ci seguono e che pagano il canone - è uno stralcio del teste -. Ci riferiamo, in particolare, ai criteri di imparzialità e di equidistanza che un programma storico come 90esimo Minuto non può e non deve mai ignorare". E ancora: "Ci domandiamo quindi in proposito: qual’era la controparte del ministro Spadafora? Chi rappresentava il Coni? Dov’era il contraddittorio? Perché la direzione di Raisport ha avallato questa scelta? Tra complimenti e continue approvazioni rivolti al ministro, il lungo collegamento si è trasformato in una “passerella” che non riteniamo accettabile". Una dura accusa che mette in serie difficoltà Varriale, soprattutto alla luce dei rumors che lo davano vicino al Movimento 5 Stelle, forza politica di cui fa parte proprio Spadafora.

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