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Mick Shumacher in Formula 1, il retroscena: la benedizione interessata della Ferrari

Federico Strumolo
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La notizia era nota da settimane, ma finalmente adesso è anche ufficiale: Mick Schumacher farà il suo debutto in Formula 1 nella prossima stagione con la Haas. Un annuncio atteso da tutto il mondo dei motori, e non solo dagli amanti della Ferrari. Dopotutto il ritorno del cognome Schumacher in F1 non può rendere indifferente nemmeno il più apatico dei tifosi. Perché papà Michael è stato un pilota capace di vincere sette titoli iridati (primato eguagliato quest' anno da Hamilton) e, soprattutto, far innamorare generazioni di appassionati. E proprio come il padre-leggenda, anche per Mick il legame con il Cavallino (con cui Michael ha corso dal 1996 al 2006, vincendo cinque Mondiali) è forte.

D'altronde il ragazzo da un paio d'anni fa parte della Ferrari Driver Academy, e non è un segreto che l'obiettivo di tanti a Maranello sia quello di portarlo, un giorno, alla guida della Rossa. «Ringrazio la Ferrari Academy che ha avuto fiducia in me ed ovviamente anche il team Haas che mi ha preso a bordo - le prime parole di Mick da pilota di F1 -. Ho sempre creduto che sarei riuscito a realizzare il sogno di arrivare qui e non vedo l'ora di mettermi al lavoro con la squadra». E proprio la Haas con la scelta di accogliere Mick dimostra la forte relazione con la Ferrari. Come l'Alfa Romeo Racing (entrambi i team sono motorizzati Ferrari), che ha affidato una delle sue monoposto a Giovinazzi, altro prodotto dell'Academy del Cavallino. Ma il ruolo di Schumi Jr sarà anche quello di far finalmente ottenere qualche risultato al team americano (con cui debutterà nelle libere dell'ultimo appuntamento del Mondiale ad Abu Dhabi, tra due weekend; poi, il 15 dicembre, sulla stessa pista, i test in cui ci sarà anche Alonso con la Renault), che dopo i disastri del duo Grosjean-Magnussen, avrà ora un talento in rampa di lancio.

 

È presumibile che il peso del team sia sulle spalle di Schumacher, dato che il futuro compagno di squadra, il ventunenne russo Mazepin sembra essere lì più per motivi di budget che per i risultati ottenuti in pista. Per adesso, comunque, al figlio di Michael si chiede di vincere il titolo di Formula 2 (dopo aver trionfato nel 2018 nella F3 europea), che vedrà il suo epilogo questo weekend in Bahrain. Schumacher guida la classifica con 14 punti di vantaggio su Ilott (altro talento dell'Academy Ferrari). Solo dopo potrà concentrarsi sul suo futuro tra i grandi della Formula 1. riproduzione riservata.

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