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Diego Maradona, Antonio Cabrini: "Se fosse venuto alla Juventus sarebbe ancora vivo. Napoli? Un amore malato"

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"Se Maradona fosse venuto alla Juventus, l'avremmo salvato". Le parole hanno sempre un peso specifico importante, a maggior ragione se arrivano da personaggi pubblici del calibro di Antonio Cabrini e riguardano la morte di Diego Armando Maradona, venuto a mancare all’età di 60 anni per un arresto cardiaco. Il campione del mondo azzurro del 1982 si è espresso in una maniera che ha immediatamente alimentato le polemiche: “È stato una leggenda vivente e un avversario gentiluomo - ha dichiarato in un’intervista a Irpinia Tv - che come tanti fuoriclasse ha saputo dare nello stesso tempo il meglio e il peggio. Sarebbe ancora qui con noi se fosse venuto alla Juventus perché l’ambiente lo avrebbe salvato, non la società ma proprio l’ambiente. L’amore di Napoli è stato tanto forte e autentico quanto, ribadisco, malato”.

 

 

 

Poi Cabrini ha sostanzialmente rafforzato la sua convinzione con le seguenti dichiarazioni: “Era un leader forte, coraggioso, irraggiungibile, generoso. Il Napoli, grazie a lui, vinse lo scudetto nel campionato 1986-87. In quegli anni Napoli divenne una sorta di sua appendice perché Napoli era Maradona e Maradona era Napoli. Fu un amore viscerale. Tuttavia nell’ambiente pallonaio Maradona non era un giocatore del Napoli, ma era il giocatore di tutti, un fenomeno percepito come tale, a prescindere dalla squadra in cui militava. Per noi Diego fu un esempio di coraggio e di generosità senza eguali”. 

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