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Diego Maradona morto, solo pochi giorni fa la tragica ultima copertina di Sportweek: un titolo da brividi

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​​​​L'ultima copertina italiana di Diego Armando Maradona, prima della sua morte avvenuta oggi a 60 anni da poco compiuti. Sabato scorso Sportweek, il supplemento settimanale della Gazzetta dello Sport, è andato in edicola con il sorriso del Pibe de Oro, appesantito, ma con lo sguardo ancora guizzante, quello con cui intravedeva corridoi impossibili per gli avversari. Titolo: "La mia terza vita", alludendo alla prima, da campione inarrivabile in campo da fine anni 70 al 1997, anno del suo ritiro, e alla seconda da allenatore ma soprattutto da uomo sempre sul punto di piombare nel precipizio.

 


 

La droga, l'alcol, le manie di persecuzione, gli stati depressivi e gli eccessi in mondovisione. Indimenticabile, purtroppo, il raptus ai Mondiali del 2018 in Russia, quando assisteva alle gare della sua Argentina in tribuna con l'espressione di un invasato, non presente a sé e forse nemmeno a quello che accadeva in campo. La terza vita profetizzata da Sportweek è durata una manciata di settimane, il tempo di riprendersi dall'operazione al cervello per l'edema che l'aveva costretto al ricovero in una clinica della Plata. Per chi lo ha amato da calciatore, Maradona non morirà mai. Per chi lo amava e si sforzava di stargli vicino, forse il "vero" Diego era morto da tempo.

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