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F1, le pagelle di Imola: Hamilton voto 10, trionfo e addio F1? Ferrari 2, umiliata come l'Italia

Leonardo Filomeno
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Hamilton - 10. Meritava la vittoria anche ad Imola. Se la prende con classe e forza. Nel primo stint fa sfogare Max e Bottas, poi inanella tanti giri veloci, decidendo il momento della sosta. E il pit in regime di Virtual Safety Car lo aiuta. Suo il giro veloce, nel magico finale. Poi il gelo: "Mi sento ancora forte ma al momento non ho garanzie se ci sarò nel 2021". Addio alla Formula 1?

Bottas - 6 di incoraggiamento all'uomo del 'sabato'. Si gasa e si illude con le pole, poi le busca persino dalla Red Bull. E' un detrito a rovinargli la festa, spianando ai rivali la strada. Fantozzi alla riscossa, ogni gara una mazzata. 

Verstappen - 9. Prova l'undercut su Bottas, sfrutta un suo errore e lo passa. Ennesima gara esplosiva, che per un detrito finisce nella ghiaia. Si chiama sfortuna, la stessa che lo ha fatto tribolare in qualifica. E gli 'zero' sono arrivati tutti in Italia. Pilota più grande della della macchina che guida. 

Raikkonen - 9. Va avanti con le stesse gomme per 50 giri! E' un mito, che resiste da 20 anni, vive al massimo e non se ne fotte di nessuno. E che goduria i punti che porta a casa! 

Leclerc - Arrembante quando passa Magnussen e per miracolo tiene dietro Perez. Chiude quinto. E' un grande risultato. Lo davamo settimo, al massimo del potenziale di una Ferrari rosso sbiadito. 6 meno.

Vettel - La miglior gara dell'anno, piena di ritmo, rovinata da un pit vergognoso, che lo relega in fondo, dietro a motorizzate e Latifi. 8 a lui, 2 alla solita indifendibile Ferrari. Specchio dell'Italia umiliata e ferita di questi giorni.

Perez - 8. Dopo la débâcle portoghese, torna a spingere, con una macchina che glielo permette. Podio sfumato dopo la Safety solo per una strategia sbagliata. Ma il valore è lampante. Meglio lui di Hülkenberg in Red Bull, al posto di un inguardabile Albon.

Albon - Ormai irrecuperabile, si gira alla fine durante un tentativo di sorpasso su Perez, che lo scansa prontamente. Per gli alati, è tempo di rimescolare le carte. 2.

Sainz - 6. Non più 'il primo degli altri', ma chiude a punti. Si starà adeguando allo standard Ferrari? Si accoda Norris, senza guizzi ormai da mesi.

Gasly - Disfatta in casa per colpa della sfortuna. Lo ritirano per una perdita di pressione dall'acqua. Non lo meritava. Il quarto mistero di Fatima svelerà perché, a fronte di risultati così, Marko non lo voglia più in Red Bull. N.C.

Ricciardo - 7. Podio bis. Gara solida, tiene a bada Leclerc e nel finale pure Kvyat, con gomma morbida. Un pilota sempre più in forma, come la sua macchina.

Stroll - 1. Il disastro inizia subito, quando tocca Ocon e finisce dietro, dove resta fino all'ultimo. Pilota di grandezza infinitamente piccola rispetto alla macchina che guida. Faceva meglio a starsene col padre in quarantena. 

Kvyat - Dovevano 'trombarlo' per vedere un guizzo? Ieri la Q3. E chiude quarto, godendo di ritiri assortiti e di qualche artiglio mostrato fuori tempo massimo. Senza voto. E addio Circus! 

Russell - Sette volte in Q2. Ma le gare mai foriere di belle avventure. A muro, a 10 giri dalla fine, mentre scaldava le gomme dietro la Safety. E stava andando a punti! Di bravo è bravo, e menomale che resta. Altrimenti un giorno chi andrà sostituire Bottas? Suvvia, si scherza. N.C.

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