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F1, le pagelle del Gp di Germania: Hamilton 10, ma che brutto il casco di Schumi. Ferrari 4, Vettel disfatta in casa

Leonardo Filomeno
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Circuito del Nürburgring - 8. Grosjean, Giovi e Leclerc incredibilmente a punti. E' la pista dei miracoli.

Hamilton - 10. Con 91 vittorie eguaglia il record di Schumi, in Germania. In gara perfetto. E il momento in cui taglia il traguardo è da brivido. Manco a dirlo è il 'cameriere' della Finlandia a spianargli la strada la strada verso la leggenda. Non era scontato. Il weekend era partito sottotono. Con Bottas ancora a palla per la vittoria sul piatto d'argento in Russia.

Verstappen - 9 e mezzo. Partenze da rifinire ma sono veniali sbavature. Fa una gara pazzesca, pur non avendo la macchina di Ham, unico rivale in pista. Gran pilota!

Perez - 8. Esplosivo. La caparbietà con cui 'disturba' Ricciardo per il podio è da standing ovation. Che peccato il ben servito che la Racing gli ha rifilato per tenere Stroll figlio! Meriterebbe di restare nel circus con una macchina di tal livello.

Ricciardo - Tallonato fino all'ultimo, si prende con forza un podio che per lui e Renault mancava da tempo. Da un po' di gare davvero in grande spolvero. 8 e mezzo.

Bottas - 4 e mezzo. Il weekend parte in quinta, con la 14esima pole in carriera. Poi si schianta, tra errori e sfiga (affidabilità questa sconosciuta). Dopo il lampo in Russia, di nuovo prevedibilmente in retrovia. Tristezza. 

Vettel - 4. Disfatta in casa per il re dei testacoda, con beffa di Giovinazzi annessa. Fa a sportellate con i motorizzati, restando a secco di punti. E patisce lo scarso feeling con una macchina che inevitabilmente scivola sul posteriore. Farebbe meglio a ritirarsi adesso, per evitare umiliazioni che un ex campione non meriterebbe. Firma ed azioni con Aston Martin primo passo verso la liberazione. Al netto dell'inclinazione agli errori, ritroverà grinta. Soprattutto, una macchina. 

Giovinazzi - 6. Con quella Alfa ingegno ed impegno non bastano. Ma il pugliese non si dà per vinto. E va addirittura a punti. Bravo. 

Leclerc - 6 di incoraggiamento. Rispetto alle qualifiche, puntualmente la gara si spegne, al netto di strategie più o meno azzeccate. Superato e doppiato da chiunque. E non basta l'ardore. Questa è la Ferrari 2020, che ci vuoi fare! I punti serviranno almeno a blindare il settimo posto nella classifica dei costruttori. Sorpasso di AlphaTauri in tempi brevi. 

Ferrari - In Russia le ali. Qui un paio di deviatori di flusso per ridurre l'agognato sottosterzo. E la foto di Padre Pio sul cruscotto. Ma sono illusioni. Soprattutto per tifosi. Che vedono infranti i loro sogni non appena da qualifiche decenti si passa a gare infernali. Senza prestazioni e ritmo. Voto: 4. E tanto materiale per Crozza e il 'suo' Binotto.

Albon -  4. Un solo podio in un anno. Aveva tutti illuso, forse anche Hamilton che lo aveva raccomandato a Marko. Centra l'insipido Kvyat e dopo la sosta si ritira. Ormai s'è ridotto a combattere con Gasly. O a classificarsi dietro, come sulla pista di Putin. E le prestazioni di Max sono sogni lontani.

Norris - 7 di incoraggiamento. Il calo di potenza lo sfianca e manda in fumo una gara che lo vedeva in grande spolvero. Che peccato! I punti li porta a casa un Sainz quinto ma abbastanza anonimo.

Gasly - 6. Punti, un po' di lotta e qualche sorpasso. Ma in Red Bull non è promosso. Agli 'alati' manca davvero un altro pilota alla pari di Max. 

Ocon - Freni e cambio a ramengo. Ma non stava nemmeno tanto brillando. Senza voto.

Hulkenberg - 7 di incoraggiamento. Nella stagione funestata dal vairus, meglio di Nico non tampona nessuno. All'uopo, giunge come un razzo. Per esser approdato in pista sabato a mezzogiorno chiudere ottavo non è malaccio. Finalmente un po' si fa sentire. Senza nulla togliere alla Renault 2019, non brillantissima, e con la quale probabilmente si annoiava. 

Schumino - La nebbia fa saltare a Mick il debutto nelle libere su Alfa, nella pista che ricorda papà. Emozioni e suggestioni rimandate solo di qualche Gran Premio. 6 di incoraggiamento, intanto. Anche se il casco con cui omaggia Hamilton è davvero brutto. 
 

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