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Coronavirus, focolaio Genoa: "Altro che influenza, ero a pezzi", il calciatore che ha temuto il peggio

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“Il coronavirus? Cinque volte più pesante dell’influenza. Sono un atleta ma mi sono trovato a pezzi”. Ivan Radovanovic è uno dei calciatori del Genoa che è risultato positivo dopo la partita con il Napoli che ha messo a rischio l’intera Serie A. L’incubo per i rossoblù è iniziato una settimana fa con la notizia del contagio di Mattia Perin. Poi c’è stata la partita al San Paolo con conseguente scoperta del focolaio all’interno della squadra: “Quando sono arrivato a casa ho iniziato a non sentirmi bene - ha dichiarato Radovanovic in un’intervista a La Stampa - ma pensavo fosse solo una mia idea, in fondo sapevo che c’erano stati un paio di positivi e allora poteva essere solo un fatto mentale”. Invece lunedì è arrivata la cattiva notizia: “La febbre ha iniziato a salire. Avevo tutti i sintomi: mal di testa, tosse, mal di gola. Alla sera mi ha chiamato il dottore e mi ha detto che ero positivo. Cosa ho provato? Un po’ di preoccupazione perché si tratta di un virus nuovo e non sai come potrà reagire il tuo corpo. Per questo dico alla gente di stare attenta, serve prudenza perché il virus può colpire chiunque”. 

 

 

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