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Niente Ibra, ci pensa Calhanoglu: 3-2 Milan sul Bodo, ma che faticaccia

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Ibra non c'è? Ci pensa Calhanoglu. Il centrocampista con una doppietta e un assist al bacio per il baby Colombo spiana la strada al successo del Milan contro il Bodø/Glimt, penultimo ostacolo tra il Diavolo e la fase a gironi di Europa League. I norvegesi però hanno venduto cara la pelle, cedendo 3-2 e sfiorando due volte nel finale il gol che avrebbe prolungato la sfida ai supplementari. I rossoneri hanno confermato di essere una squadra viva e si sono fatti trovare pronti nonostante l'assenza del fuoriclasse svedese, fermato a poche ore dal match dal coronavirus. Pioli però dovrà lavorare sulla difesa, apparsa troppo vulnerabile, e sul calo fisico nel quarto d'ora finale. Perché anche contro il prossimo avversario di coppa, il Rio Ave (che ha eliminato ai rigori il Besiktas), il Milan non potrà permettersi di sbagliare.

Le tante assenze tra squalifiche, infortuni e casi di Covid-19 costringono Stefano Pioli a schierare un undici quasi forzato. Rispetto al debutto europeo con lo Shamrock l'unica novità è rappresentata proprio dal baby Colombo, che si prende sulle proprie spalle l'attacco rimasto orfano di Zlatan Ibrahimovic. L'inizio del Milan è da incubo. Perché i norvegesi fanno subito capire di non essere venuti a San Siro in gita e al 16' passano in vantaggio. Hauge fa arrossire Kessie mettendo la freccia sulla sinistra, il suggerimento in mezzo per Junker è perfetto: Gabbia è bruciato, il Milan è sotto.

Per fortuna del Diavolo in campo c'è un certo Hakan Calhanoglu. Che anche senza la stella polare Ibrahimovic dimostra di non aver smarrito la via, anzi di essersi ulteriormente responsabilizzato. Una magia da fuori area un minuto dopo il vantaggio ospite mette a freno l'entusiasmo del Bodø, che infatti si scoraggia e scopre il fianco alla veemente reazione dei rossoneri. I maggiori pericoli arrivano dalla catena di sinistra, dove Theo Hernandez appare particolarmente ispirato, ma i norvegesi possono contare su un portiere affidabile come Haikin, che respinge a turno i tentativi di Bennacer, Colombo e Calhanoglu. Tocca così di nuovo al centrocampista turco salire di tono. Il suo splendido assist di tacco al 32' sul cross Theo mette fuori causa la difesa e il portiere avversario, consegnando a Colombo la più facile delle reti. Nella ripresa è sempre Calhanoglu a indossare i panni di Zlatan. Su schema da calcio d'angolo l'ex Bayer Leverkusen riceve palla dal limite dell'area e con un destro vellutato di prima trafigge ancora una volta il Bodø.

Gara chiusa? Decisamente no. Perché esattamente come avvenuto nel primo tempo, ma a parti inverse, i norvegesi rispondono subito allo schiaffo subito con un tiro vincente dalla distanza di Hauge. Il Milan ha ancora qualche fiches da calare ma Hauge e Moe salvano sulla linea due gol fatti a Gabbia (di testa) e Saelemaekers, che aveva scavalcato il portiere. E' poi Theo a sprecare solo davanti ad Haikin, ancora una volta provvidenziale. Alla distanza però i padroni di casa calano, la maggior freschezza del Bodo viene fuori e l'ultimo quarto d'ora è di pura sofferenza. Donnarumma è prodigioso sul colpo di testa di Saltnes, poi - in pieno recupero - ancora Saltnes dal cuore dell'area di rigore spara alle stelle su invito di Hauge. Il Milan avanza, ma che fatica.

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