Luis Suarez, scandalo-cittadinanza. Il colonnello della GdF: "Juventus coinvolta? Ne ha manifestato l'esigenza ma non abbiamo evidenze"
Praticamente per caso la Guardia di Finanza ha scoperto la truffa organizzata per favorire Luis Suarez, che qualche giorno fa aveva ottenuto il via libera per il passaporto italiano superando in tempi record un esame per il quale non sembrava affatto essere preparato. Ma lì per lì nessuno ci aveva fatto troppo caso, men che meno la Juventus che aveva tutto l’interesse nel fare un tentativo per tesserare l’uruguaiano in qualità di comunitario (ha esaurito gli spot per gli extra). Solo che il colonnello Selvaggio Sarri (un cognome che è tutto un programma in questo caso) si è ritrovato con delle intercettazioni che dimostravano delle irregolarità pesanti nell’esame di Suarez: “Da febbraio conduciamo ricerche sull’Università di Perugia e ora abbiamo scoperto qualcosa che non c’entra, che una serie di funzionari ha orchestrato un test truccato per Suarez”.
La Juventus può essere coinvolta nell’organizzazione dell’esame? “Ne ha manifestato l’esigenza - è stata la risposta del finanziere - non abbiamo evidenze particolari, a meno che nel corso delle perquisizioni in atto non troviamo qualcos’altro. Per il momento gli indagati sono solo all’interno dell’Ateneo”. Quindi nessun pericolo per i bianconeri, salvo clamorosi colpi di scena. Il colonnello ha poi spiegato nel dettaglio la vicenda: “Probabilmente i vertici dell’Università, ammaliati dalla possibilità di avere questo candidato illustre e di avere rapporti futuri con la Juventus, hanno dato la massima disponibilità e hanno subito fatto un corso online, visto il tempo ridotto. Però si sono accorti che Suarez a malapena comprendeva l’italiano e non lo parlava per niente. Quindi hanno fatto corso ad hoc e gli hanno fatto imparare a memoria delle risposte, stando attenti a non fare altre domande”.