Ferrari, Mattia Binotto ammette il disastro: "Non ne usciamo", la resa definitiva dopo la Toscana
La cosa più brutta dell’inedito Gran Premio della Toscana è stata proprio la Ferrari, che ha festeggiato la millesima gara con un’altra prestazione impalpabile e figlia di una macchina incapace di presentare anche il minimo miglioramento. Ormai è chiaro a tutti: per le rosse non c’è alcuna speranza in questa stagione, non resta che attendere mestamente che arrivi il 2021. Charles Leclerc e Sebastian Vettel sono finiti nelle retrovie nonostante otto ritiri, tre partenze, due bandiere rosse, errori e guasti. E pensare che il monegasco ad un certo punto si era ritrovato in terza posizione, ma solo per subire l’umiliazione di essere sverniciato da chiunque senza alcun tipo di problema. L’assurdità della situazione in casa Ferrari è dipinta dal fatto che la miglior notizia del GP è che entrambe le macchine siano arrivate al traguardo e addirittura a punti (Leclerc ottavo, Vettel decimo). Non c’è più niente da fare se non aspettare la fine della stagione, adesso anche Mattia Binotto lo dice chiaramente: “Quando un progetto ha problemi così profondi non è scontato uscirne. Lavoriamo per correggere i difetti in chiave 2021”. Chiamali “difetti”… va ripensata e rifatta l’intera vettura.
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