Europa League, Lukaku trascina l'Inter in semifinale: Bayer ko 2-1
Di forza, di cuore e di coraggio. L'Inter è alle semifinali di Europa League dopo un match che certifica ancora una volta come l'appellativo di 'pazza' calzi a pennello alla squadra nerazzurra. Una prima parte di gara dominata in lungo e in largo ma senza riuscire a chiudere la contesa. Un secondo tempo di grande sofferenza, specie fisica. A questo vanno aggiunti due rigori prima concessi e poi tolti dopo consulto con il Var quando Lukaku era già pronto sul dischetto. E proprio il belga si conferma uomo copertina di questa squadra sempre più ad immagine e somiglianza del suo allenatore.
La partenza dell'Inter è a mille allora. Lukaku è l'ariete davanti al quale la difesa del Bayer Leverkusen si scioglie come il burro e l'asse tutto ex Manchester United con Ashley Young funziona a meraviglia. Al 15' l'inglese trova nel cuore dell'area il centravanti, la sua girata è respinta ma la palla giunge al limite dell'area dove Barella, con un grande esterno sinistro, mette la palla in buca d'angolo per il vantaggio nerazzurro. Il Bayer subisce il colpo e vacilla. L'autore del gol del vantaggio ha una seconda ghiotta occasione poi Lukaku al 21' si inventa una gol dei suoi. Il belga spalle alle porte sovrasta fisicamente Tapsoba che lo mette giù ma da terra il nove interista ha la forza per infilare la palla rete con il sinistro. Il gigante di Conte ha anche l'occasione per siglare il 3-0 ma si fa ipnotizzare da Hradecky e, come da vecchio adagio del calcio, il Bayer sul ribaltamento di fronte accorcia al 25' con la stellina Havertz dopo un'azione corale delle 'Aspirine'. Due minuti dopo l'Inter affronta un secondo episodio avverso. Cross di D'Ambrosio e palla che finisce addosso a Sinkgraven. Per l'arbitro è rigore ma il direttore di gara iberico, dopo lungo consulto, preferisce rivedere l'episodio. Il tocco è con la spalla e la massima punizione non viene più assegnata.
L'inizio della ripresa vede un Inter più stanca e un Bayer più pimpante. Al 60' Demirbay scalda le mani di Handanovic che alza in angolo. Conte capisce il momento e mischia le carte mandando in campo Moses, Eriksen e Sanchez. Il cileno ha subito una buona occasione su invenzione del danese ma Hradecky gli dice di no con il piede. Pure Moses non è da meno. Inserimento e tiro al 75' ma ancora una volta il portiere dei tedeschi risponde presente. Tre minuti dopo un cross tagliato di Bailey fa correre più di un brivido lungo la schiena di Handanovic ma gli attaccanti del Bayer non ci arrivano per un soffio. Il finale sembra tutto in sofferenza per l'Inter, con Sanchez in campo da infortunato e una tocco di mano, pur casuale, di Barella che vanifica il penalty concesso, e poi tolto, dall'arbitro per fallo di Bellarabi su Eriksen. E' l'ultimo atto, poi c'è solo spazio per la gioia della banda Conte.