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Ferrari, Leclerc: "Non sono razzista". Vettel: "Magari me ne vado". Silverstone, viglia coi nervi a fior di pelle

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Sbotta Charles Leclerc, il pilota della Ferrari che rifiuta di inginocchiarsi così come de facto imposto al circus di Formula 1 da Lewis Hamilton. Sbotta perché è stato bollato come razzista per questo suo rifiuto. E così, sui social, il pilota della Ferrari cinguetta: "È triste vedere come le mie parole vengano manipolate. Non sono razzista". Insomma, basta balle e basta accuse. Leclerc dice la sua alla vigilia della seconda gara consecutiva a Silverstone. E parla anche un sempre più sconsolato Sebastian Vettel. Parla del suo futuro: "Io ho tante possibilità, magari non così tante in Formula 1, perché si possono fare i calcoli e vedere quanti sedili sono già occupati dai piloti. Ma, come ho sempre detto, credo che la cosa più importante sia una: sono contento della mia scelta. Il tempo dirà quale sarà stata questa scelta, poi vedremo. Non sono troppo stressato al riguardo". Insomma, Seb apre all'addio alla F1.

 

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