Non solo Kulusevski, quarantena "rigenerante": ecco i bomber del post-lockdown
Il campionato "tutto nuovo", quello ripartito dopo lo stop per la pandemia, trova bomber tutti nuovi. Oltre ai soliti noti come Ciro Immobile della Lazio (2 gol) e la coppia juventina Dybala-Cristiano Ronaldo - per loro, al limite, la novità è stata vederli andare a segno sempre insieme nelle tre partite di Serie A disputate finora - lo sprint estivo del campionato sta esaltando diversi giocatori che hanno sfruttato la sosta per continuare ad allenarsi e migliorare.
Il re del calcio estivo è Giovanni Simeone che a furia di reti sta riportando il Cagliari verso il sogno europeo cullato a inizio stagione. I sardi sono tornati al nono posto con i sette punti guadagnati dal nuovo via della stagione, ma rimangono a -4 dal Milan. E sono quattro i gol consecutivi del 24enne argentino che sta vivendo il momento migliore dal suo arrivo in Italia: in Serie A non aveva mai segnato per più di tre gare di fila (due volte, a gennaio 2017 e marzo 2018). Il Cholito ha raggiunto di nuovo la doppia cifra - l'anno scorso si era fermato a quota 6 con la Fiorentina - e punta a battere l record personale di 14 del 2017/18.
GOL DI ESPERIENZA
Nella speciale classifica cannonieri post Covid-19 a quota tre spunta il nome di Samuel Di Carmine. È metà dell'intero bottino stagionale (6) del 32enne attaccante che ha ritrovato la Serie A a 13 anni dall'esordio con la Fiorentina e dopo tanta gavetta nelle serie minori. Il futuro sembra sorridere invece a Davide Pessina, decisivo con due colpi negli ultimi quattro punti che tengono in corsa il Verona per il settimo posto. La mezzala, 23 anni, è stato ceduto dal Milan come contropartita nell'affare-Conti all'Atalanta che lo ha girato ai veneti. Il suo futuro è un rebus: l'Hellas lo terrebbe volentieri (4,5milioni per il riscatto), l'Atalanta può riprenderselo per 5 milioni e il Diavolo sta facendo un pensierino sull'idea di riportarlo a casa potendo vantare il diritto al 50% della sua rivendita. Lo avrebbe a metà prezzo, insomma. Servirà tutta la forza di quel treno di Dejan Kulusevski al Parma per continuare a sognare la qualificazione ai preliminari di Europa League, lontani ora quattro punti. Andreas Cornelius ha segnato di più - tre reti, tutte al Genoa - ma l'esterno svedese ha impressionato per continuità e strapotere fisico sia contro il Grifone che nella sfortunata sconfitta contro l'Hellas.
Un biglietto da visita importante per la Juve che ha bruciato la concorrenza a gennaio pagandolo 35 milioni di più bonus all'Atalanta detentrice del cartellino del classe 2000. Sempre tinto di nerazzurro orobico è il passato di Musa Barrow, 22 anni, due gol da 4 punti per il Bologna e per dare ragione a Sinisa Mihajlovic: «Mi piace quando lo vedo cattivo, lo vedo spesso moscio». Poco male per Bergamo, dove Duvan Zapata (3) ha ripreso da dove aveva lasciato trascinando anche Luis Muriel (2). Ma parliamo di volti non nuovi in area di rigore come Donnarumma (Brescia), Mancosu (Lecce), Pinamonti (Genoa) e Belotti, autore di due gol inutili per il Torino. Mentre i due rigori segnati da Ramirez hanno tolto un po' dai guai la Sampdoria. A quota due anche Boga nel Sassuolo - come Defrel - che si porta a quota 10 e diventa uno dei nomi più caldi del prossimo mercato. Dopo i gol inutili contro Fiorentina, Cagliari e quello recente al Lecce, contro la Spal è arrivato il primo gol pesante per Rafael Leao (anche se il colpo decisivo è stato l'autogol di Vicari).
In una serata storta per Rebic - autore di otto reti delle ultime 18 del Diavolo, due dalla ripartenza - i rossoneri hanno scoperto un portoghese quasi inedito per spirito e voglia. E l'Inter? I nerazzurri hanno segnato tantissimo dalla ripresa, ben 13 gol, ma l'unico doppio acuto è stato di Lukaku. Gli altri undici gol portano il nome di altrettanti marcatori diversi: Lautaro, Biraghi, Borja Valero, Bastoni, De Vrij, Young, D'Ambrosio, Sanchez Gagliardini, Candreva ed Eriksen (già a segno in Coppa Italia col Napoli). È questa l'Inter tutta nuova di Antonio Conte?