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La Juventus prende Arthur e cinque suoi parenti (più il cane)

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Francesco Perugini
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 Il calcio alla Juventus è sempre più un affare di famiglia. Mentre i "nonni" Buffon e Chiellini firmavano il rinnovo per un anno, da Barcellona arrivava l'ufficialità dell'acquisto di Arthur, dopo le visite mediche svolte domenica. Il 23enne centrocampista brasiliano chiuderà la stagione con i blaugrana dopo la toccata e fuga torinese in cui è stato accompagnato dal padre-agente Ailton, dal fratello Paulo Henrique e dall'avvocato Vicente Fores. Con loro, in veste non ufficiale ma solo come amico di famiglia, c'era anche l'ex ds dei blaugrana Robert Fernandez, cioè il dirigente che fu protagonista due anni fa del suo trasferimento dal Brasile (e dal Gremio con cui aveva vinto la Libertadores) all'Europa. Ad accompagnato nella nuova avventura in Spagna è stata l'intera famiglia, pronta a seguirlo anche a Torino. Si trasferiranno presto sotto la Mole anche mamma Lucia e la fidanzata andorrana Patricia Santacreu, rimasta finora nell'ombra grazie alla possibilità di veloci fughe nel principato. Completeranno la truppa lo chef personale del calciatore, Eduardo, e il vero rivale in termini di popolarità di Arthur: si tratta di Tuntz, il golden retriever di famiglia che gode di uno stuolo di 20 mila seguaci su Instagram, anche se il suo padrone resta ancora lontanissimo con 7 milioni di followers totali sui vari social e un sito personale sempre aggiornatissimo. D'altronde, la famiglia non può passare in secondo piano per un ragazzo cresciuto in una fazenda tra cavalli, vacche e galline. Il nonno gli insegnava trucchi della vita campestre e, se non fosse diventato un calciatore,

 

 

 

Arthur avrebbe probabilmente cercato successo nei rodei. Di quel passato resta l'influenza nei gusti culinari (adora la picanha) e musicali: non rinuncia mai, prima di una partita, ad ascoltare il sertanejo, una sorta di country brasiliano. Il clan è servito a convincerlo soprattutto nel momento di accettare di lasciare Barcellona, dopo che il club aveva deciso di sbarazzarsene per aiutare i conti e i progetti del club. Il resto lo ha fatto l'allenatore Quique Setien, relegandolo a un ruolo da comparsa e bollandolo come uno «che viene preso con delle aspettative che poi non si compiono». Un giudizio pesante per uno dei protagonisti della vittoria del Brasile nella Copa America 2019. Il ragazzo arriva così a Torino per 72 milioni più 10 di bonus - la cifra ufficializzata ieri dal sito del Barça -, mentre a 30 anni Pjanic fa la strada inversa verso la Spagna per 60 (in entrambi i casi circa 50 milioni di plusvalenza). E l'appoggio della famiglia gli servirà per affrontare al meglio la nuova sfida in Italia e riprendersi la fama di "nuovo Iniesta" smarrita in questa stagione. La Juve spera solo di non trovarsi a dover gestire un'altra famiglia ingombrante. Il fratello-agente di Higuain è stato protagonista degli alti e bassi di Gonzalo in bianconero, così come quello del connazionale Dybala. Mai banale è il ruolo della mamma di Rabiot nella carriera del figlio e nell'avventura - finora deludente - in Serie A dopo la rottura col Psg. Si fa sentire soprattutto via social quella di Cristiano Ronaldo: «Come si fa a giocare così?», il messaggio più recente della sorella del portoghese dopo il ko in Coppa Italia. riproduzione riservata Il brasiliano Arthur (a sinistra) in compagnia della mamma, del fratello e dell'inseparabile cane.

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