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Juventus, Maurizio Sarri meglio di Massimiliano Allegri: la sorpresa nella media punti

Francesco Perugini
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I guai delle inseguitrici fanno sembrare più piccoli i problemi della Juventus. I bianconeri, intanto, festeggiano uno scudetto, quello femminile, il terzo consecutivo assegnato a tavolino dalla Figc grazie al vantaggio di nove punti su Fiorentina e Milan a sei giornate dalla fine (ma la vera notizia è l'avvio di un percorso per l'avvento del professionismo per le calciatrici dal 2022/23). Stasera toccherà agli uomini di Sarri, invece, l'occasione per mettere un'ulteriore grossa ipoteca sul nono titolo di fila: con quattro punti di vantaggio sulla Lazio, la Juventus contro il Lecce può giocarsi una sorta di match point anticipato (ore 21.45, diretta Sky). 

I salentini sono apparsi in evidente ritardo di condizione contro il Milan e andranno a Torino con appena 14 giocatori di movimento della prima squadra più i Primavera. Troppo poco - a meno di sorprese - per provare a fermare la Signora, pur costretta a schierare Matuidi come terzino sinistro (come contro la Spal l'anno passato) per i ko di De Sciglio e Alex Sandro e la squalifica di Danilo dopo il rosso rimediato contro il Bologna. Con una vittoria, i bianconeri potranno mettere ulteriore pressione alla Lazio, impegnata domani contro la Fiorentina, e all'Inter, attesa domenica in casa del Parma lanciatissimo verso l'Europa. 

 

ACCORDO CON ARTHUR
Per continuare la corsa della Juventus e sua personale - 2,44 punti di media nei primi 27 turni a Torino, meglio del Massimiliano Allegri bianconero (2,39 in 190 partite), e terzo in assoluto per punti in Serie A (2,05 ogni 90' in 179 incontri) dietro a Conte (2,23 in 139) e Josè Mourinho (2,18 in due stagioni con l'Inter) - Sarri punta a confermare Bernardeschi dopo l'ottima prestazione in Emilia e ritrova tra i convocati Chiellini e Higuain. «Dobbiamo concentrarci solo sulla prossima sfida senza fare tabelle», chiede l'allenatore juventino ai suoi: «Arthur? Il brasiliano è un giocatore dei catalani e mi pare brutto parlarne, così come non mi è piaciuto quando il loro allenatore ha parlato di Pjanic». 

 

Eppure Sarri sarà costretto a parlare presto del 23enne centrocampista che ha detto sì allo scambio con il regista bosniaco (30 anni), valutato 60 milioni: l'annuncio infatti è previsto già nel fine settimana. Paratici registra così un'enorme plusvalenza - l'ex romanista era arrivato nel 2016 per una clausola da 32 milioni - e conquista il talento del Barcellona che ha meditato a lungo sull'offerta bianconera. Ai catalani - che a loro volta sistemano il bilancio per oltre 50 milioni netti - andrà una cifra attorno ai 10 milioni di bonus come conguaglio, mentre il centrocampista guadagnerà circa 5 milioni. Un ulteriore risparmio per la Juve rispetto ai 7,5 milioni del contratto di Pjanic, anche grazie alle nuove normative fiscali. 

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