Cerca
Cerca
+

Serie A, la Figc trova il modo per farla finire: "Nel peggiore dei casi c'è l'algoritmo"

Esplora:

Fabrizio Biasin
  • a
  • a
  • a

Alla fine le cose sono andate come dovevano andare: il calcio riparte e trionfa la "Linea Gravina", quella del presidente federale che più di tutti si è speso per far rotolare il pallone e per mesi ha dovuto mediare tra governo e esigenze di questo e quel club. L'assemblea federale di ieri è stata parecchio friccicarella: il mondo degli "altri" combatteva contro quello della serie A per evitare che si arrivasse all'ipotesi delle non-retrocessioni. Hanno vinto come da facile pronostico "gli altri" (la serie A portava sul piatto 3 voti, per far passare il propostone ne sarebbero serviti 11, alla fine è finita 18 a 3) e hanno fatto fare una figura barbina ai presidenti interessati al suddetto "blocco delle retrocessioni". Niente da fare, il campionato avrà vincitori e vinti in ogni caso, sia che si arrivi alla fine in modo, per così dire, "naturale", sia che ci si debba fermare per colpa di qualche fastidiosa e impronosticabile quarantena di gruppo.

 

 

COME FUNZIONERÀ 

 E allora eccoci qui a chiarire cosa accadrà in caso di stop. Ipotesi A: le rogne arrivano prima del 10-15 luglio. In quel caso la federazione organizzerà dei sontuosi e rapidissimi playoff e playout. Ancora non è dato sapere quante squadre saranno coinvolte, ma ce lo comunicheranno prima del via del campionato (20 giugno). Ipotesi B: il fetente virus torna a rompere i maroni dopo la seconda metà di luglio, in quel caso tanti saluti ai playoff e sotto con l'algoritmo, ovvero il metodo matematico per decretare vincitori e vinti che non stiamo qui a spiegarvi perché non lo abbiamo capito. La certezza è che in caso, appunto, di utilizzo dell'algoritmo la classifica verrà cristallizzata ma non porterà all'assegnazione del tricolor. Dicevamo che è stata la vittoria di Gravina che, infatti, a cose fatte se la tira abbastanza (anche giustamente, se vogliamo). Dice così: «Se mi sento vincitore rispetto alla serie A? No, oggi ha vinto in termini di coerenza il calcio. Fin dal primo momento abbiamo avuto l'esigenza di non rimanere fuori dal panorama internazionale. La Lega di A non esce sconfitta, semplicemente non sono state accolte le sue richieste.

C'erano dei principi a cui ispirarci e ai quali la Lega di A in primis aveva chiesto di fare riferimento: il merito sportivo». Una specie di supercazzola che significa una cosa sola: meritatevi ogni cosa sul campo. Ancora Gravina: «Oltre al campo non c'è soluzione migliore che confrontarsi con playoff e playout, che è sicuramente meglio rispetto all'algoritmo». Grazia, Graziella e grazie al calcio che illuminerà le nostre case per tutta la rovente estate 2020. Altre decisioni prese? Eccole. La LegaPro premia le prime dei tre gironi - Vicenza, Monza, Reggina -, da ieri ufficialmente in serie B. Per decretare la quarta promozione verranno disputati i playoff dal 5 luglio (finale di Coppa Italia di C il 28 giugno). Quanto alle retrocesse, finiscono in D le ultime di ogni girone, mentre le ulteriori sei bocciate saranno determinate dai playout.

MERCATO A SETTEMBRE
Occhio al protocollo: l'assemblea ha deciso di inasprire le pene per chi dovesse violare le regole sanitarie. Si va dalla sanzione pecuniaria alla penalizzazione, fino all'esclusione dal torneo. Quanto al calcio femminile, salta all'occhio la grande differenza tra la celebrazione a parole del movimento un anno fa («ora sì che le cose funzionano!») e il trattamento ricevuto in questa occasione: il campionato è definitivamente sospeso, arrivederci all'anno prossimo. Ah, il mercato! Andrà in scena dall'1 settembre al 5 ottobre. Un bel 35 giorni di balle assortite per non perdere l'abitudine. «Buon campionato a tutti!», diceva il grande Maurizio Mosca. 

Dai blog