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George Floyd, Lewis Hamilton e le bordate sulla Formula 1: "Dominata dai bianchi, sono l'unico nero"

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"So chi siete e vi vedo". Lewis Hamilton accusa i colleghi piloti, alla Formula 1 e l’intera industria dell’auto per il loro silenzio sulla morte di George Floyd, l’afroamericano disarmato ucciso da un poliziotto a Minneapolis. Il sei volte campione del mondo della Mercedes aveva preso posizione contro il razzismo fin dal suo esordio nel mondo dei motori, "uno sport dominato dai bianchi",  ricorda la Stampa, ma stavolta il tono della sua protesta si estende a coloro che corrono in pista con lui.

 

 

 

"Vedo quelli di voi che stanno zitti, le più grandi star che tacciono di fronte all’ingiustizia - scrive su Instagram -. Non un segno da parte di nessuno nella mia industria, che ovviamente è dominata dai bianchi. Io sono ancora l’unico nero qui. Pensavo avreste capito come mai questo succede e avreste detto qualcosa, ma voi non potete stare al nostro fianco. Solo ricordate: io so chi siete e vi vedo...".

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