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Leclerc e Sainz, è la Ferrari "dei ragazzi": tutto ciò che c'è da sapere sulla nuova coppia

Nino Sunseri
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Carlos Sainz insieme a Charles Leclerc. In due non fanno nemmeno mezzo secolo: lo spagnolo ha 25 anni e il monegasco ne ha 22. È la coppia di piloti Ferrari più giovane di sempre. Per trovare qualcosa di paragonabile bisogna tornare indietro di mezzo secolo. Ricardo Rodriguez che fece il suo esordio sulla rossa a 19 anni. Mike Hawthorn e Jacky Ickx ne avevano ventitré. Ma si trattava di eccezioni. Non a caso il record di Rodriquez è rimasto imbattuto fino a Max Verstappen che, non avendo nemmeno 18 anni, in Italia non avrebbe avuto nemmeno il foglio rosa. In Formula 1 è stato subito vincente. Lewis Hamilton a 35 anni è più che maturo. Luigi Fagioli che vince il suo ultimo Gran Premio nel 1951 a 52 anni è solo una foto in bianco e nero. Nella Formula 1 di oggi gli anni sono un peso. Bisogna averne pochi per andare veloce. Le academy bruciano i tempi e le ambizioni. Il futuro è di Verstappen e Leclerc che in due passano a stento i 40 anni. Quanti ne aveva Fangio quando vinse il primo dei suoi cinque campionati mondiali.

 

CICLO VINCENTE
«Stiamo mettendo le basi per un ciclo vincente» annuncia il team principal Mattia Binotto che però ha 50 anni. Perde clamorosamente il confronto con Mauro Forghieri, il più blasonato fra i creatori di auto da corsa di tutti i tempi che aveva 27 anni quando fu chiamato dal Drake a guidare la squadra. Ma è passato tanto tempo da allora.Carlos Sainz è giovane e deve dimostrare di essere un campione. Guiderà una Ferrari nel 2021 e nel 2022.

Nelle cinque stagioni in Formula 1 ha collezionato solo piazzamenti. Unico podio, a Interlagos nel 2019 al termine di una gara sbrindellata: Hamilton squalificato e le due Ferrari ritirate per le ruotate fra Vettel e Leclerc. Certo lo spagnolo non ha guidato auto da prima fila: la Toro Rosso, una Renault in declino e la Mc Laren in eclissi ormai da molti anni. Sarà sostituito da Daniel Ricciardo che fino all' ultimo gli ha conteso il sedile della Rossa.

 

 

Carlos Sainz, con Leclerc, nelle intenzioni di Binotto è destinato al ruolo di Barrichello con Schumacher. Seconda guida, qualche vittoria, pronto ad alzare il piede se arriva l' ordine dal box. A questo punto Binotto non ha più alibi. È il capo assoluto: direttore tecnico, direttore sportivo, squadra e piloti da lui. Mai a Maranello, dopo la scomparsa del fondatore, c' era stata una concentrazione di poteri così definita. Una monarchia assoluta invece della consueta corte rinascimentale.

TRANSIZIONE
Le novità scatteranno dal 2021 e quindi tutto lascia pensare che la stagione 2020 sarà una semplice transizione. Tanto più che solo adesso il calendario comincia a formarsi. Ci saranno 19 gran premi in cinque mesi. Vuol dire che si correrà tutte le settimane e talvolta anche due volte di seguito sulla stessa pista. Accadrà in Austria (pista di proprietà della Red Bull) che avrà il primo start il 5 luglio e il secondo nel week end successivo. Poi il trasferimento in Gran Bretagna per altre due gare. Monza è in cartellone per il 6 settembre rigidamente a porte chiuse, come d' altronde tutto il resto del campionato. L' ultima gara ad Abu Dhabi il 13 dicembre. Intervistato a Sky, Mattia Binotto si dice certo che Vettel farà un grandissimo campionato. In realtà ci credono in pochi. Dovesse arrivare in classifica davanti a Leclerc sarebbe un' umiliazione troppo grande. Il quattro volte campione del mondo dovrà acconciarsi a guidare una monoposto di seconda categoria rispetto al principino.

 

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