Ciclismo, squalifica record

Da Ros fuori per 20 anni
di Silvia Tironisabato 28 novembre 2009
Ciclismo, squalifica record
2' di lettura

Squalifica record per Gianni Da Ros. Il tribunale nazionale antidoping del Coni ha squalificato il ciclista friulano per 20 anni. Il ciclista azzurro era stato arrestato dai Nas lo scorso 11 marzo nell'ambito di un'inchiesta sul traffico di sostanze dopanti nelle palestre, mentre si trovava a Padova in ritiro con la Nazionale della pista. La sospensione è tra le più alte comminate dall'organo di giustizia del Coni. La sanzione si estinguerà il 22 novembre del 2029. Nella nota diffusa dal Coni si legge: «Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Francesco Plotino, nel procedimento disciplinare a carico dell'atleta Gianni Da Ros, rilevati gli illeciti commessi ex artt. 2.2 (ivi assorbito il 2.6), 2.7 e 2.8, infligge all'atleta la sanzione della squalifica per 20 anni, con decorrenza dal 23/11/2009 e scadenza al 22/11/2029». «L'arresto di Da Ros s'inserisce in una più ampia operazione riferita ad un presunto traffico di sostanze dopanti nelle palestre. Liquigas, così come la Federazione Ciclistica Italiana, è dunque totalmente estranea alla vicenda», dichiaravano otto mesi fa in un comunicato congiunto la Federciclismo e la Liquigas, la formazione con cui era tesserato l'atleta, che era stato immediatamente sospeso sia dalla Federciclismo sia dalla sua squadra, la Liquigas appunto. L'arresto - avvenuto lo scorso 11 marzo a Padova da parte dei carabinieri del Nas di Milano, nell'ambito di un'operazione su un traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti - portò in carcere altre undici persone tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Da Ros, studente di chimica, era finito a San Vittore. Dopo due giorni di carcere era stato messo agli arresti domiciliari, ma il 24 marzo era tornato libero in seguito alla revoca della custodia cautelare. L'inchiesta aveva preso il via verso la fine del 2007, ma aveva subito un'accelerazione dopo un servizio de “Le Iene” andato in onda il 7 marzo dell'anno scorso. Uno degli inviati, per circa 700 euro, aveva acquistato, in un Vitamin Store di viale Padova a Milano, un kit di prodotti per “gonfiare” i muscoli: Sustanon, Proviron, Decadurabolin e Winstrol. Secondo l'accusa, Da Ros non solo si sarebbe dopato lontano dalle gare per non incappare nei controlli, ma avrebbe anche fornito i farmaci a due ciclisti dilettanti.