Atalanta, la curva Nord chiede al presidente di ritirare la Dea dal campionato
«Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra. Presidente Percassi, questa unica e già storica strage cittadina merita un' altrettanto unica e storica decisione». Questo è l' appello lanciato su Facebook (nella pagina Sostieni la Curva) del capo ultrà Claudio Galimberti - detto "Bocia" - al presidente dell' Atalanta. Già, secondo i tifosi in un momento così tragico per la città non c' è più spazio per il calcio né per le imprese della Dea. «Mi viene spontaneo, caro presidente Percassi, pensare che sia possibile che per l' Atalanta il campionato finisca qua - prosegue la lettera - Magari non sarà fattibile, ma voglio pensare che la nostra Atalanta sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio».
E ancora. «Basti pensare a quanti tifosi atalantini si è portato via questo maledetto virus. Non pensiamo che tornare all' Atalanta equivalga al ritorno alla normalità. Vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e chi per Bergamo ha dato la vita. Per ritornare all' Atalanta c' è sempre tempo e un giorno vinceremo lo scudetto, ma ora esultare per un gol di Gomez non ha più senso».
Ma dalla curva di Bergamo, in questi giorni difficili per la città e per la provincia, non arrivano solo proposte e parole. Come sempre, quando c' è emergenza (era stato così anche con il terremoto de L' Aquila), gli ultrà nerazzurri sono i primi a mettersi a disposizione con i fatti: in questi giorni, infatti, i supporter stanno collaborando, come manovali e imbianchini, nei lavori di allestimento dell' ospedale da campo nella Fiera di Bergamo e nei giorni scorsi hanno avviato una sottoscrizione che ha portato a raccogliere oltre 40mila euro per l' ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
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