Per Federica Pellegrini una seconda, tremenda, delusione: dopo il quinto posto nei 400 stile libero, un altro quinto posto. Nella finalissima dei 200 stile libero dei giochi olimpici di Londra 2012, Federica, visibilmente in difficoltà e nelle retrovie sin dalle prime battute della gara, non è riuscita a fare di meglio. Per la Pellegrini, che aveva provato fino all'ultimo a riprendersi questi giochi, sfuma il sogno di una medaglia olimpica. L'oro va alla statunitense Allison Schmitt, che domina e mette a segno il nuovo record dei giochi. Al secondo posto la francese Camille Muffat, mentre il bronzo se lo è aggiudicato l'australiana Bronte Barrat. Per la Pellegrini si tratta della prima sconfitta nei 200 stile libero dal 2008. Fede: "Rifarei tutto" - "E' difficile che succedano i miracoli, ma bisogna sempre crederci, anche se stasera non c'è stato. Il fatto è che noi non stiamo brillando in queste Olimpiadi, non c'è lo stato di forma, ma io ho dato tutto quello che potevo". Così Federica Pellegrini ha commentato ai microfoni di Sky Sport il deludente quinto posto. La primatista del mondo, comunque, spiega che non cambierebbe nulla di quanto fatto in quest'anno di preparazione a Londra 2012: "Rifarei tutto", ha tagliato corto. Ora c'è la speranza di ben figurare con le staffette (4x200 sl e 4x200 mista, ndr): "Ogni volta si parte da zero - ha spiegato la Pellegrini - e cercheremo di contribuire a questa staffetta". La Federica nazionale, però, non ha nulla da rimproverarsi perché c'è "la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Non sono riuscita a raccogliere niente, ma ogni tanto nello sport va così" dice. "Sinceramente pensavo di nuotare in un tempo inferiore, ma non ne avevo proprio. Ma va bene così, ci sta". Pellegrini in vasca tra quattro anni a Rio? "Spero di sì, non è il prossimo anno". Crisi psicofisca - Nella seconda semifinale, la Pellegrini, campionessa in carica, si era imposta con 1'56"67, facendo registrare il quarto tempo complessivo dietro l'australiana Bronte Barratt (1'56"08), l'americana Allison Schmitt (1'56"15) e la francese Camille Muffat (1'56"18, già oro proprio nei 400). Un risultato che aveva riacceso la fiammella della speranza. A Londra Fede provava a proseguire una striscia di successi nei 200 che durava da 5 anni: era imbattuta e campionessa in carica dopo il trionfo di Pechino 2008. Ma nella "City", la crisi psicofisica che ha portato la 24enne di Miriano a ventilare la possibilità di un anno sabbatico (per poi ripensarci), ha dimostrato di essere tutt'ora in corso. Bene in batteria - In batteria la Pellegrini aveva fatto registrare buone sensazioni, vincendo con il tempo di 1'57''16. Quinta dopo i primi 50 metri, l'azzurra si era ripresa alla grande risalendo al terzo posto ai 100 metri, per poi mettere il turbo e balzare in testa ai 150 metri. "Riesco a metterci quel qualcosa in più nei 200 metri - aveva spiegato ai microfoni di Sky -. Il quinto posto nei 400? Ho capito che più di così non potevo fare, ho dato il massimo, dispiace ma va bene così". Sul ritiro "a tempo", era arrivata anche una parziale marcia indietro: "Non è che mi fermo completamente, ho bisogno di ricaricare le pile, farò i campionati italiani, a livello internazionale cercherò di qualificarmi solo con le staffette. Dopo 10 anni sempre sul podio non è facile continuare senza mai staccare, avrei dovuto farlo anche dopo gli Europei di Budapest. Il prossimo anno ho bisogno di prenderla un più soft".