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Milan, vertice ad Arcore. Berlusconi: "Allegri resta anche la prossima stagione"

Vertice con Galliani e mister, il Cav conferma Max: "Accordo su diritti e doveri reciproci". Niente rinnovo, e sul mercato decide Silvio. Più che pace, una tregua armata
di Giulio Bucchi domenica 9 giugno 2013

2' di lettura

La cena della pace, o fose della tregua. Massimiliano Allegri resterà tecnico del Milan anche la prossima stagione: è l'esito del vertice di domenica sera ad Arcore tra tecnico livornese, il presidente rossonero Silvio Berlusconi e l'amministratore delegato Adriano Galliani. Niente rinnovo, dunque (il contratto di Allegri scadeva nel 2014) né divorzio anticipato, con tanti saluti alla Roma che attendeva solo un cenno di Allegri per portarlo nella Capitale (e che ora potrebbe ripiegare sull'accoppiata francese Blanc-Candela). "Il rapporto con l'allenatore, che non si è mai interrotto, continua con fiducia e in assoluta e reciproca stima", scrive il sito internet del club rossonero pubblicando le parole di Berlusconi. "Abbiamo gioito insieme davanti a Milan Channel per la vittoria della squadra Primavera che è approdata alle semifinali scudetto - ha spiegato il Cav -, sono felice per l'andamento del settore giovanile rossonero che vede nelle finali anche le squadre Allievi e Giovanissimi Nazionali". Sull'incontro con Galliani e Allegri, che nelle ultime settimane sembravano aver fatto fronte comune contro il desiderio del Cav di portare Clarence Seedorf sulla panchina rossonera, il presidente usa parole un po' fredde, segno che l'entusiasmo non è forse lo stato d'animo dell'ambiente. "Accordo su diritti e doveri reciproci" - "Abbiamo avuto una franca e cordiale discussione in cui si è rivisitata e analizzata la stagione passata e c'è stato un chiarimento su alcune cose". Per esempio, ma Berlusconi non lo dice, l'accantonamento di El Shaarawy in alcune fondamentali partite di fine stagione. "Si è trovato un accordo su diritti e doveri della società verso l'allenatore e dell'allenatore verso la società. Inoltre, si è parlato anche del tipo di gioco che il Milan dovrà praticare e sulla rosa della prossima squadra. Sono state anche tracciate le linee guida del prossimo mercato". L'impressione è che se da un lato abbia ceduto al pressing del suo braccio destro Galliani sulla riconferma del tecnico, il Cavaliere abbia guadagnato un credito per i prossimi mesi: niente diktat sul mercato e, soprattutto, la possibilità di decidere della posizione di Allegri in ogni momento. Un curioso parallelo con il govern Pd-Pdl: sarà un matrimonio a termine?

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