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Champions, Milan in casa del Psv: con Balotelli ed El Shaarawy c'è Boateng

Rossoneri in Olanda senza Robinho e De Sciglio, in attacco Allegri preferisce il Boa a Niang: una gara che vale già 30 milioni di euro
di Giulio Bucchi domenica 25 agosto 2013

3' di lettura

Finally, Mario. Finalmente Mario Balotelli torna in Europa. Sei mesi dopo il suo ritorno in Italia, il fenomeno del Milan torna a respirare l’aria della Champions (ore 20.45, diretta Sky Sport e Mediaset Premium). O quasi. Perché ad Eindhoven contro il Psv c’è in ballo solo il playoff per entrare nell’Europa che conta e paga. La differenza è sottile ma importantissima: 8,6 milioni di euro subito - il premio per l’accesso alla fase a gironi - almeno 30 nel prossimo bilancio. Più o meno quanto è costato ai rossoneri l’acquisto dello stesso Balotelli. Mario ha ripagato la società trascinandola al terzo posto, ora deve completare l’opera garantendo al Milan l’accesso definitivo in Champions. Con il rischio di reincontrare l’arbitro turco Cakir che lo aveva espulso in un Manchester City-Dinamo Kiev. Dopo la doppia paura di Miami (contrattura al polpaccio) e Roma (versamento al ginocchio), Massimiliano Allegri ha fatto gli scongiuri per poter avere a disposizione SuperMario. Ed è stato accontentato. Non gli è andata così bene con la società che non gli ha regalato finora il trequartista promesso. Se vorrà dei rinforzi per provare a tenere il passo della concorrenza, Max dovrà guadagnarseli contro il Psv. Sakho, Kucka e Honda (si attendono ancora notizie da Mosca) possono arrivare con i soldi freschi dell’Uefa. «Questo non è il playoff più importante della storia del Milan, e non vedo perché dovrebbe», si nasconde Galliani, «mercato? I nostri obiettivi li conoscete già, abbiamo fatto quello che si poteva. Non ci sono novità». Per ora, dunque, Allegri deve accontentarsi dello stesso Milan dello scorso anno. Il tecnico rossonero sembra infatti intenzionato a non rischiare Silvestre e soprattutto Poli, tra i più brillanti del precampionato, per affidarsi a una formazione collaudata. Mentre lascia a casa Robinho e De Sciglio. Centrali Zapata e Mexes - anche se il francese ha giocato solo 45’ col Derthona dopo un lungo stop - con ai lati Constant e Abate, al rientro dopo l’infortunio in Confederations Cup. Insostituibili De Jong e Montolivo, sarà ballottaggio tra Muntari (squalificato sabato col Verona) e Nocerino per il terzo posto a centrocampo. Sicuri Balotelli ed El Shaarawy, in attacco dovrebbe rivedersi Boateng. Mai convincente nelle amichevoli e poco richiesto sul mercato, il ghanese riparte a sorpresa come titolare in un Milan dove sembrava non dover trovare più posto. E invece per ragion di Stato - e per mancanza di alternative concrete (Saponara è ko) - Max punta ancora sul 4-3-3. A costo di scontentare per una sera il patron Berlusconi, ma con l’obiettivo molto più importante di non farlo infuriare perdendo l’amata Champions. E aprendo così una voragine nei conti in delicato equilibrio. «È la prima partita che conta, loro sono più in forma. Dovremo essere bravi in difesa contro i loro attaccanti veloci: dobbiamo fare di tutto per qualificarci», l’analisi di Allegri, «noi siamo gli stessi dell’anno scorso, ma ci conosciamo di più. Balotelli? Sarà un test importante per lui, anche se ha giocato poco. Non è al massimo della forma, ma ha qualità straordinarie». di Francesco Perugini

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