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Vuole venderglimagliette e trofeiKobe Bryant facausa alla madre

I cimeli le servirebbero per pagarsi la casa in Nevada. Ma i legali della star dei Lakers la diffidano e la vicenda finisce in tribunale
di Sebastiano Solano domenica 5 maggio 2013

2' di lettura

  Kobe Bryant fa causa...alla madre. Il Philadelphia Inquirer racconta la vicenda familiare che coinvolge la superstar dei Los Angeles Lakers, attualmente convalescente dopo l’operazione al tendine d’Achille, e la signora Pamela. Secondo il quotidiano, la signora Bryant ha deciso di mettere all’asta divise indossate ai tempi della Lower Merion High School, oltre a trofei e premi che il 34enne ha conquistato quando giocava a livello scolastico. In totale, 42 pezzi, compresi 2 anelli speciali che il Black Mambaha fatto realizzare per i propri genitori dopo il  trionfo con i Lakers nelle finali Nba del 2000. La storia - Mrs Bryant, si legge nell’articolo, avrebbe voluto raccogliere circa 1 milione e mezzo di dollari da utilizzare per l’acquisto di una casa in Nevada. Il progetto, però, è stato stoppato dal figliolo: attraverso i propri legali ha inviato una diffida alla casa d’aste che, a questo punto, si è rivolta ad un giudice per capire a chi appartengano gli oggetti.Il caso, a quanto pare, è il risultato di una situazione comune più o meno a tutte le famiglie del pianeta. Per anni la signora Bryant ha chiesto al figlio cosa avesse intenzione di fare con i cimeli. Circa 7 anni fa, è arrivata la risposta di Vanessa, all’epoca  moglie del campione: "Quella roba non ci interessa". Mamma Bryant ha cominciato a impacchettare tutto e ha sistemato gli scatoloni in un magazzino da 1500 dollari al mese.  La vicenda in tribunale - Ora l’iniziativa commerciale ha riportato le memorabilia sotto la luce dei riflettori, con la diffida dei legali di Briant: "Oggetti personali di proprietà del signor Bryant sono finiti in possesso di qualcuno che non è il proprietario legale a pieno titolo", è stata la posizione espressa dallo studio Loeb & Loeb. "Puntiamo a risolvere la questione attraverso il sistema legale. Non ci saranno altri commenti", hanno concluso. La signora Bryant è contattata dalla casa d’aste in Thailandia, dove il papà di Kobe lavora come allenatore. La donna, convinta di essere la proprietaria degli oggetti, sembra intenzionata a procedere con la vendita. Il prossimo episodio è in programma il 20 maggio, quando la vicenda approderà in tribunale.  

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