Alcune massime di Vujadin Boskov sono già patrimonio della storia (parlata) del calcio. La più celebre resta quella a proposito di un penalty non concesso ai suoi: "Rigore è quando arbitro fischia". L'antologia boskoviana comprende anche "Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla scala di Milano"; "Gullit è come cervo che esce di foresta" (Quando Gullit arrivò alla Samp dal Milan); "L’allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto"; "Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono"; "Pallone entra quando Dio vuole". "Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili" (a proposito della sua linea non proprio perfetta; "Lombardo (mezzala della sua Samp tricolore, ndr) è come Pendolino (il primo treno ad alta velocità, ndr) che esce dalla galleria".