Serbia-Albania, drone in campo pro Kosovo: rissa tra giocatori, i tifosi tirano sedie

di Giulio Bucchidomenica 19 ottobre 2014
Serbia-Albania, drone in campo pro Kosovo: rissa tra giocatori, i tifosi tirano sedie
1' di lettura

Un drone in campo, rissa tra giocatori, tifosi in rivolta. Non è solo calcio, Serbia-Albania: è uno scontro carico di tensioni storiche e politiche. Gli anni 90 e la guerra nei Balcani sono ancora troppo vicine e se ne sono resi conto tutti al Partizan Stadium di Belgrado, dove si stava disponendo la gara del gruppo I per le qualificazioni agli Europei 2016. Verso la fine del primo tempo, all'improvviso, dagli spalti viene fatto planare sul campo un drone con una grande bandiera dell'Albania e la scritta "Kosovo autoctono". Uno schiaffo, per l'orgoglio nazionalista serbo. E infatti l'ex jugoslavo Sacha Mitrovic, 20enne attaccante dell'Anderlecht, riesce a prendere la bandiera e la scaglia in terra. Si scatena il putiferio, con i giocatori albanesi che lo circondano, volano calci e pugni (compresi quelli del laziale Lorik Cana) e al 41' l'arbitro inglese Atkinson è costretto a sospendere il match tra gli ululati e i fumogeni dei tifosi di casa. Alcuni ultras riescono ad entrare sul terreno di gioco brandendo bastoni e seggiolini e aggrediscono i calciatori. Scene da guerriglia tristemente simili a quanto visto poco più di 20 anni fa, tra serbi e croati.  Drone in campo a Belgrado: il video su LiberoTv