Con le lacrime agli occhi e il cuore in gola, Federico Balzaretti ha raccontato la sua odissea, i suoi dolori, il male che potrebbe costargli la carriera e la possibilità di indossare ancora la maglia della Roma. Nella conferenza stampa di ieri, martedì 2 settembre a Trigoria, il difensore ha velocemente ripercorso la cronistoria del suo terribile anno lontano dal calcio a causa di un problema alle ossa. Il difensore ha parlato con il cuore in mano, non nascondendo di essere afflitto da una grande tristezza, da un certo senso di colpa verso i compagni e dalla terribile paura di non poter mai più tornare a giocare a calcio ad alti livelli. La confessione - "In questo momento c’è solo la speranza. Non so né se né quando tornerò a giocare, ma io ce la metterò tutta". Federico Balzaretti, provato fisicamente e psicologicamente, fa luce sulle sue condizioni: "L’ultima risonanza della settimana scorsa è stata una mazzata: non solo non sono migliorato, ma sono peggiorato. Sono qui per chiarire che non so se potrò tornare a giocare, ma ce la sto mettendo tutta. Ho bisogno di fare ancora fisioterapia, ho bisogno di ancora altri mesi per provare a rientrare". E riguardo al suo contratto, che dovrebbe essere allungato di un anno con un ingaggio spalmato, Balzaretti risponde così: "La società ha carta bianca con me, l’ho detto al presidente, possono fare tutto quello che vogliono. Mi hanno trattato e mi trattano come una famiglia". Poi con le lacrime agli occhi conclude: "Io ce la metterò tutta, mi sento quasi in colpa con i compagni, vorrei soffrire e gioire con loro ma gli sono vicino sempre. Più di questo non posso dire". E a quanti lo vorrebbero come futuro allenatore dice: "Non rispondo a domande su un eventuale futuro da allenatore, perché voglio provare ancora ad essere calciatore". L'infortunio - Dieci mesi fa il giocatore è stato colpito da un dolore, si pensava fosse pubalgia ed era stata trattata come tale. In realtà il problema si è rivelato ben più grave ed è dovuto ad una mancanza di cartilagine intorno alle ossa vicino al pube. Ecco perché, dopo la partita contro il Sassuolo di quel settembre 2013, Balzaretti non riusciva più nemmeno a camminare per il dolore. Un vero e proprio calvario, spiega il giocatore: "Sono andato in America, l’operazione non ha dato risultati, poi a Monaco di Baviera mi sono operato di nuovo per eliminare dei nervi che mi procuravano dolore, ma non ha portato a niente". Un dolore continuo e costante: "Ora dormo la notte con dei campi elettromagnetici, purtroppo questo dolore può rimanere per sempre. Il mio problema è che non riesco neanche a correre".