Romano, classe 1981, Alessio Sakara detto il "Legionario" è un lottatore MMA (arti marziali miste - Mixed martial arts), giunto a combattere anche sui ring a stelle e strisce, nel campionato USA MMA, il più prestigioso al mondo. Nel nostro Paese è conosciuto grazie anche a Sakara il Legionario, programma di Dmax e per un ciclo di incontri in scuole ed università, come quello che il 18 marzo lo condurrà all'Università di Perugia. Alessio Sakara: vero nome o nome d'arte? "E' il mio nome". Cosa sono le Arti marziali miste? "Le MMA sono uno sport di contatto , un connubio di diverse discipline ovviamente rivisitate per l'esigenze del moderno atleta di MMA". Cosa la coinvolge di questo sport? "Formano il carattere e ti insegnano ad andare avanti e a sorpassare le avversità, nello sport come nella vita". A quale età ha iniziato? "A 18 anni, ma già da piccolo ero un agonista di pugilato". Lotta, allenamento e tanti tatuaggi: rappresentano qualcosa? "Lotta, allenamento e sicuramente sacrifici; i tatuaggi per me sono codici". E' cambiata la sua vita dopo il debutto in tv? "No, assolutamente. La mia vita è sempre la stessa; ovviamente ringrazio canali come Dmax perché ci hanno dato la possibilità di far conoscere una disciplina ancora poco nota in Italia". Ha riferimenti culturali? Se sì, vuol parlarcene? "Sono amante della storia greca e romana e adoro la filosofia. Inoltre, ho una vera e propria dedizione per lo studio della storia e del mondo antico in generale". Il 18 marzo farà tappa all'Università di Perugia per un incontro promosso da Rinascita Universitaria. Di cosa parlerà ai ragazzi? "Questo appuntamento fa parte di un contesto che sto portando avanti con alcuni miei collaboratori. Penso sia importante parlare con i giovani, comunicare con loro: raccontando la mia storia cerco veicolare un concetti, ovvero l'importanza dello sport nella formazione e nella maturazione dell'individuo". di Marco Petrelli