Antonio Conte, giallo Psg. L'ultima voce: al Milan se fallisce Filippo Inzaghi

di Giulio Bucchidomenica 27 luglio 2014
Antonio Conte, giallo Psg. L'ultima voce: al Milan se fallisce Filippo Inzaghi
2' di lettura

Da quando Antonio Conte ha sorpreso tutti lasciando la Juve perché «non avevo più energie», la domanda più gettonata è stata: «E ora che farà?». A quanto pare non si trasferirà al Paris Saint Germain. Le voci che si sono diffuse ieri sulla possibile defenestrazione di Laurent Blanc dalla panchina parigina per far posto al mister campione d’Italia (tre volte consecutive) uscente hanno ottenuto solo la piccata reazione del club transalpino. L’Equipe, infatti, ha raccolto la versione del Psg che ha definito false le notizie riguardanti un presunto accordo già raggiunto con l’ex allenatore bianconero. Non solo. Da dentro lo spogliatoio del Psg qualcuno è andato oltre, ipotizzando che le voci messe in giro siano state soltanto «un modo utilizzato dall’entourage di Conte per mettere pressione in ottica di una trattativa che il tecnico starebbe tenendo in realtà con un altro club italiano». Ma in serata Conte ha smentito anche questo tramite l’Ansa: «Sono in vacanza (è stato avvistato Eurodisney, a Parigi, ndr), e non ho neppure un agente: quale sarebbe il mio entourage?». Ora, la destinazione più accreditata per Conte non appare una squadra italiana, come sostengono i francesi, piuttosto la Nazionale, prigioniera del limbo del dopo-Mondiale. Conte, sergente di ferro capace di riportare finalmente sui binari la Signora del post-Calciopoli, corrisponde all’identikit dell’uomo giusto al momento giusto: polso, tenacia e idee e approccio nette e con zero concessioni alla ruffianeria mediatica. Tanto che si parla già di lui come il primo super-commissario tecnico, supervisore di tutte le nazionali, dalla maggiore all’Under 16. Al momento, però, complice anche la mancanza di un presidente Figc e di una linea federale, il telefono di Conte non è mai squillato, né nessuno si è fatto avanti con una proposta concreta. Insomma, il gradimento per il ruolo non manca, eppure per Antonio non sarebbe un problema neppure rimanere fermo per un po’ di tempo. La sua grande ambizione è infatti tornare in serie A passando dalla porta principale, vale a dire con un club di primissimo piano e capacità “europee” che alcune voci sostengono essere il Milan. Una piccola ombra si sta già addensando su Inzaghi (che negli ultimi giorni ha più volte caldeggiato Conte come ideale ct: un caso?), l’ex mister bianconero sta valutando se tenersi pronto nel caso l’avventura di SuperPippo dovesse affrontare impreviste difficoltà. Vero, la stagione deve ancora partire e può apparire fantacalcio. Ma l’epilogo del caso Seedorf e lo scoop di SportMediaset (Antonio e il Diavolo si sono visti a maggio ed erano già d’accordo: Agnelli ha bloccato tutto), ci invitano a non dare nulla per scontato. di Tommaso Lorenzini