Pantani, il ristoratore racconta l'ultima cena del Pirata

di Ignazio Stagnodomenica 10 agosto 2014
Pantani, il ristoratore racconta l'ultima cena del Pirata
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E' ancora giallo sulla morte di Marco Pantani. Dopo la riapertura del caso da parte della procura di Rimini e le nuove rivelazioni degli investigatori, parla chi è stato l'ultimo a vedere il campione del ciclismo la sera della sua morte. A raccontare le ultime ore di Pantani è Oliver Laghi, ristoratore, che in un'intervista al Corriere della Sera spiega di quell'ultima cena di Marco consumata nella sua stanza nel residence dove poi fu trovato morto. "Gli portai un’omelette di prosciutto e formaggio.Ricordo come ieri il volto di Marco: stanco, le occhiaie profonde, la barba un po’ lunga, ma ho pensato che fosse colpa del viaggio e che una bella dormita avrebbe rimesso tutto a posto, tanto che prima di andarmene gli chiesi se potevo tornare il giorno dopo con mio figlio piccolo per un autografo e lui mi rispose con un sorriso timido e una pacca sulla spalla: “Va bene, a domani”.  Tre, quattro minuti. "Tornerai a vincere" - Tanto durò lo scambio di battute tra Oliver e il Pirata. Quella sera di febbraio 2004, il ristoratore, ricevuta l’ordinazione dall’albergo e saputo che il cliente in questione era niente di meno che il suo idolo di sempre, decise di approfittare dell’occasione: "Mi fermai alla reception dove mi consegnarono alcuni succhi di frutta e mi recai al quinto piano. Bussai e pochi istanti dopo comparve Marco...". Infine Langhi racconta le ultime parole che disse a Pantani: "Gli dissi che l’avevo visto correre qualche mese prima al trofeo “Coppi e Bartali” e che, nonostante lo scarso allenamento, si era difeso benissimo dagli attacchi degli avversari, riuscendo a rimanere tra i primi. Gli dissi di stare su con il morale, che sarebbe tornato quello di una volta e che al Giro d’Italia dell’anno prima aveva fatto la sua figura". Dopo Langhi tornò in cucina. Cosa sia successo dopo quella cena qualcuno adesso deve spiegarlo...