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Mondiali 2018, l'Italia può qualificarsi ancora grazie all'Iran: il governo si è intromesso nelle convocazioni

di Giovanni Ruggiero domenica 14 gennaio 2018

2' di lettura

Spunta una nuova speranza per gli italiani di vedere la nazionale giocare ai mondiali in Russia. La Fifa potrebbe escludere infatti l'Iran, alle prese con le proteste contro il governo che hanno visto coinvolto anche un mito della nazionale persiana, il centrocampista Masoud Shojaei. Il 33enne sperava di essere il primo itaniano a partecipare a tre Mondiali, eppure dopo aver contribuito alla qualificazione per la Russia, il ct Quieroz ha deciso di non convocarlo più. Come riporta il Corriere della sera, la scelta è stata spacciata come tecnica, in realtà contro Shojaei si è abbattuta la mannaia del governo islamista che lo considera un traditore. Lo scorso agosto Masoud e il compagno di nazionale Hajisafi ha giocato i preliminari di Europa league per i greci del Panionios. Devono vedersela quindi con il Maccabi Tel Aviv, non proprio un avversario qualunque. Da ben 38 anni, infatti, nessun atleta iraniano ha mai affrontato un israeliano, perché non dovrebbe riconoscere l'esistenza di Israele. All'andata i due riescono a non farsi convocare, ma al ritorno sono costretti, anche per evitare la multa da un milione di euro imposta dall'Uefa. La qualificazione non arriva, ma il guaio diplomatico è fatto. Leggi anche: Italia fuori dai Mondiali, quanti milioni è costato: pazzesco Dopo lo scandalo, Hajisafi si è scusato su Instagram, tornando in nazionale, Shojeai invece no. Il centrocampista non è nuovo a queste provocazioni per gli oltranzisti iraniani. Nel 2009 aveva indossato un braccialetto verde a sostegno delle proteste contro il governo. Due anni fa si era permesso di denunciare la corruzione nel calcio nazionale. E poi c'è quel pericoloso episodio con il presidente Rouhani, quando a qualificazione ancora in corso gli ha chiesto come si potesse migliorare il calcio iraniano: "Mia madre - ha risposto - non è mai venuta a vedermi in tanti anni: siamo l'unico Paese in cui le donne non possono entrare allo stadio". Leggi anche: La Fifa sull'Italia ai Mondiali in Russia: parla il numero uno, definitivo Facile immaginare quindi per quali motivi, tutt'altro che sportivi, stanno impedendo a Mosoud di vestire la maglia della sua nazionale. Una vera e propria ingenerenza del governo iraniano, punita dal regolamento Fifa potenzialmente anche con l'esclusione dai Mondiali. Resta solo da vedere se qualcuno vorrà applicarlo quel regolamento.

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