Ventuno rose rosse, una per ogni anno di carriera, e un video celebrativo. Lacrime, ma anche una liberazione, l' addio al tennis di Roberta Vinci: una delle stelle italiane della racchetta, pluricampionessa nel doppio con Sara Errani, migliore italiana nel 2016 dopo il ritiro di Flavia Pennetta, trascinatrice agli Us Open del 2015 quando in semifinale, strepitosa, ha battuto a casa sua Serena Williams. Tarantina, classe 1983, la Vinci ha detto basta con il professionismo ieri sul campo del Pietrangeli, agli Internazionali Bnl di Roma. «Sono contenta di quello che ho fatto fin qui, ringrazio tutti, ma non ce la facevo più. Adesso vacanza!», ha gridato tra gli applausi dei fan, con il microfono in mano e la ola sugli spalti. Lacrime di commozione, ma anche gioia per l' avvenuta liberazione dallo stress del ranking, dai tornei, dagli allenamenti quotidiani:non ce la faceva più, Robertina, e ieri (mentre Berrettini e Cecchinato passavono il turno) ha ammesso senza vergogna: «Gli ultimi tempi sono stati difficili e anche il mio staff non so come ha fatto a sopportarmi. Grazie alla Federazione che mi ha sostenuta fin qui». Dopo un primo set ok, ieri Vinci si è arresa al terzo contro la serba Krunic, che si è scusata perché non l' ha fatta finire in bellezza. Ma Roberta: «Va bene lo stesso».