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Juventus beffata dal Real Madrid: vince 3-1, eliminata dalla Champions da un rigore dubbio di Ronaldo al 92'

di Giulio Bucchi domenica 15 aprile 2018

2' di lettura

Il Real Madrid beffa la Juventus al 92', Cristiano Ronaldo lo porta in semifinale di Champions League nella maniera più ingiusta e immeritata. Finisce 3-1, ma per la Signora, che sfiora così una rimonta leggendaria dopo lo 0-3 subito a Torino una settimana fa. GUARDA IL VIDEO - Il rigore (dubbio) che ha eliminato la Juve al 92' Al Bernabeu va in scena la partita perfetta, o quasi: non c'è Dybala squalificato, ma gioca Mandzukic ed è una benedizione perché il croato segna subito, di testa, e per tutta la gara fa impazzire i terrorizzati difensori del Real privo di Sergio Ramos. I padroni di casa giocano, creano occasioni ma dietro ballano sempre contro un Douglas Costa semplicemente incontenibile. Il secondo gol, al 37', è quasi una fotocopia: altro cross dalla destra (di Lichtsteiner) e incornata sul secondo palo ancora di Mandzukic. Non è un fuoco di paglia, la Juve fa davvero paura e riapre tutto. Nel secondo tempo Zidane mette dentro i piedi buoni di Asensio e Vazquez e sembra controllare meglio i bianconeri, che però sornioni fanno tris al 60' con Matuidi, bravo a sfruttare una presa difettosa di Navas. L'ultima mezz'ora è di tensione, un gol da una parte o dall'altra può cambiare il destino della stagione. La Juve vede i supplementari e tiene fino al 92', quando si fa trovare scoperta su un lungo traversone in area dalla sinistra: sponda di testa verso Vazquez, a due passi da Buffon, e contrasto vigoroso di Benatia. L'arbitro Oliver fischia rigore, nello sconcerto degli juventini. Ha pesato l'ombra di Ronaldo, del Bernabeu, della Uefa che non può tollerare che un'altra squadra spagnola esca come già accaduto al Barcellona contro la Roma, 24 ore prima? Tutti dubbi molto italiani e molto comprensibili, soprattutto in casa Juve. Buffon, che già toccava con mano il miracolo di una carriera, protesta con forza e si fa espellere. Entra Szczesny che lo rincuora e gli promette di parare il rigore. Dopo 5 minuti di caos, va a calciare Ronaldo: palla all'incrocio, il polacco non può arrivarci. Finisce con l'ultimo, disperato assalto della Juve, il fischio finale, gli applausi per i vincitori-eliminati. E la sensazione che, per una volta, tutti considerano la Signora derubata. Amara, amarissima consolazione.  di Claudio Brigliadori @Piadinamilanese

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