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Atalanta, contro il Copenaghen sfuma ai rigori il sogno Europa League

di Matteo Legnani venerdì 31 agosto 2018

2' di lettura

L'Atalanta non replica il miracolo europeo dell'anno scorso. Finisce sul più bello l'avventura in Europa League dei ragazzi di Gasperini, che escono ai rigori nel playoff contro il Copenaghen dopo aver sprecato il possibile e l'impossibile tra andata e ritorno. Lo 0-0 in Danimarca, che fa seguito al pareggio a reti bianche dell'andata, prolunga la sfida alla lotteria dagli undici metri. Che risulta amarissima per gli orobici, traditi dal dischetto proprio dal loro giocatore simbolo – Gomez – e dall'ex della partita, Cornelius. La bella Atalanta, capace di stupire e imporre la propria identità di gioco l'anno passato anche al di fuori dei confini italici, appare già come un lontano ricordo. Gasperini punta su un 3-4-3 con Freuler-De Roon a comporre la cerniera di centrocampo e Castagne-Gosens sugli esterni. Davanti Gomez e Pasalic supportano Zapata. Dalla parte opposta 4-4-2 scolastico per i padroni di casa. Il primo tempo del match è in fotocopia quello della gara d'andata: ovvero il Copenaghen bada a difendersi, l'Atalanta attacca ma spreca di tutto e di più. Prima ci prova Zapata, impreciso di testa da distanza favorevole, poco dopo è la volta di Gomez, ma il suo tentativo strozzato non spaventa i locali. Poi è il turno dei centrocampisti iscriversi alla fiera del gol (sbagliato), con De Roon ma soprattutto con Pasalic. Infine, per non farsi mancare niente, tocca ai difensori. In questo caso è Masiello, sugli sviluppi di un corner, a lisciare in acrobazia vanificando una buona opportunità, prima che nuovamente Pasalic abbia sui piedi la palla dell'1-0. Joronen però non si fa sorprendere e i danesi si salvano in qualche modo. La ripresa sorride maggiormente ai padroni di casa, tant'è che Gasperini inserisce quasi subito forze fresche con l'ingresso in campo di Cornelius al posto di Zapata. Nei momenti di difficoltà la 'Dea' però si affida sempre al suo capitano. Joronen respinge il tentativo del 'Papu' al 12', qualche minuto più tardi è il palo invece a salvare i danesi sul tiro a giro dell'argentino. Con il passare dei minuti inizia a subentrare la stanchezza e la paura di subire un gol che potrebbe risultare decisivo. I padroni di casa escono così fuori alla distanza ma non creano che un pericolo con Zeca, che calcia alto dalla distanza. Al 90' così il punteggio è ancora sullo 0-0 con l'inevitabile coda dei tempi supplementari. Nella prima frazione ci provano Barrow, entrato per Pasalic, da una parte e Boilesen dall'altra, nel secondo un decisivo salvataggio di Palomino su Fischer evita guai peggiori. La sfida si trascina così stancamente ai rigori, dove a steccare sono proprio gli attaccanti della Dea: gli errori di Gomez (traversa) e Cornelius (parata di Joronen) condannano gli orobici a una cocente eliminazione.

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