Prima hanno riferito che a bordo dell'elicottero c'erano, oltre al patron del Leicester Vichai Srivaddhanaprabha, anche i due piloti, la di lui assistente e la di lui figlia. Poi, però, la lista dei passeggeri, e quindi dei morti, a bordo dell'elicottero che sabato sera s'è schiantato nel parcheggio dello stadio del club inglese di Premier League, è stata messa in standby per 24 ore: "Ancora da definire l'identità delle altre vittime" è stata la versione ufficiale delle autorità. E certo, i cinque cadaveri erano carbonizzati e quindi irriconoscibili. Ma in molti avevano visto i cinque passeggeri imbarcarsi sull'elicottero della morte, schiantatosi qualche secondo dopo essersi staccato da terra trasformandosi in una palla di fuoco. E allora? A quarantotto ore dalla tragedia che ha sconvolto il calcio inglese, la verità non ha più potuto essere nascosta: a bordo con il patron delle Foxes c'erano i due piloti (marito e moglie), l'assistente, e una ex miss Tailandia, Nursara Sukmanai, ufficialmente definita "assistente". Srivaddhanaprabha, 60 anni, era sposato e aveva quattro figli. Capite voi...