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Milan, Giampaolo sempre più vicino all'esonero: non solo Spalletti, un nome impensabile per la panchina

di Stefano Boffa domenica 13 ottobre 2019

2' di lettura

Nonostante la vittoria di Genova, il totoallenatore in casa Milan continua. Marco Giampaolo è apparso in confusione e poco sereno, quindi la dirigenza non lo considera in grado di mantenere le redini della squadra e per questo motivo ricomincia la caccia al suo successore. Nonostante i continui rifiuti, i rossoneri non mollano la pista Spalletti: il tecnico di Certaldo, domenica, ha rifiutato ancora una volta la panchina, ma l'opzione non è ancora del tutto tramontata. Come alternativa all'ex interista, troviamo i soliti nomi fatti nelle scorse settimane: il francese Rudi Garcia, che però non sembra dare le dovute garanzie, ricordando i suoi ultimi trascorsi con Roma e Marsiglia; Claudio Ranieri, che ha più volte declinato l'invito perché a caccia di un incarico con una Nazionale; Arsène Wenger, che vuole ritornare ad allenare dopo un anno di stop, ma è molto difficile che accetti l'offerta del Milan. Leggi anche: Marco Giampaolo, sconcerto dopo Genoa-Milan: "Ah sì", mister salvo ma in confusione totale in diretta tv Nel frattempo, però, sono usciti altri nomi dal cilindro del Diavolo per la panchina: lo spagnolo Marcelino Garcia Toral, dimissionario dal Valencia, ha rifiutato di recente poiché non interessato; Stefano Pioli, esonerato l'anno scorso dalla Fiorentina, è in bilico tra i rossoneri e la Sampdoria (anch'essa a caccia del successore di Eusebio Di Francesco) e questo ha creato uno stallo alla messicana di non facile risoluzione; infine, Cesare Prandelli, reduce dall'esperienza tutt'altro che positiva sulla panchina del Genoa, con cui ha rischiato la retrocessione in B, e questo sarebbe un ritorno di fiamma dopo il corteggiamento di quest'estate. Alla luce dei fatti, il profilo giusto per il Milan resta sempre quello di Luciano Spalletti, un allenatore esperto e capace di creare delle solide basi partendo da zero. Per questo motivo, nonostante i continui e plateali rifiuti, la dirigenza rossonera insiste ancora con il tecnico toscano. La speranza è sempre l'ultima a morire. 

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