Paura per Daniele Nardi, alpinista laziale impegnato insieme al collega britannico Tom Ballard nella difficilissima scalata del Nanga Parbat, in Pakistan. Da 48 ore di loro non si hanno più notizie e il fatto che l'ascensione invernale avvenga in una via mai percorsa prima, lungo lo sperone Mummery, preoccupa ancora di più appassionati e familiari. L'ultimo contatto risale a domenica, quando Nardi ha chiamato la moglie dal Campo 4. "Siamo a circa 6.300 metri - aveva spiegato -, forse anche qualcosa in più, siamo saliti lungo un camino diverso da quello fatto con Elisabeth. Siamo saliti leggeri ma ora scendiamo in fretta a C4, il meteo non è buono, nebbia, nevischio e raffiche di vento come ieri". Qualche ora dopo, un'altra chiamata alla moglie: "Siamo a C4, 6.000 metri, siamo molto stanchi. Questo benedetto meteo non ci fa salire lo Sperone con il sole… Valuteremo domani che strategia adottare". Lo staff di Nardi non drammatizza: il silenzio nelle comunicazioni potrebbe essere provocato dal maltempo o dalle batterie del telefono.