La democrazia del pallone genera mostri. Se la Confederations Cup vuole è davvero l'antipasto del Mondiale, i buongustai si preparino a un brutto maldipancia: vedere la Spagna travolgere i volenterosi dilettanti di Tahiti con un comico 10-0 (e rigore sbagliato) è tutto tranne che spettacolo. Una sgambata d'allenamento, piuttosto, per i campioni di tutto del ct Del Bosque, che infieriscono sui campioni d'Oceania (a sorpresa) senza pietà: 4 gol di Torres (che ha sbagliato dal dischetto), 3 di Villa, 2 di David Silva e uno di Mata. Applausi, sorrisi, pacche sulle spalle. Un allenamento, appunto. Le Furie rosse hanno blindato il primo posto nel girone: 6 punti, 3 in più dell'Uruguay sconfitto all'esordio ma vittorioso 2-1 contro la Nigeria (gol di Lugano e Forlan, pari provvisorio di Obi Mikel) agguantata in classifica. E all'ultima giornata sarà scorpacciata di gol contro la povera Tahiti. Sabato sera toccherà all'Italia decidere chi, tra Spagna e molto probabilmente l'Uruguay secondo affronteremo in semifinale. Tutto lascia intendere i campioni del mondo: per evitarli, bisognerà vincere contro i padroni di casa del Brasile. Al ct Prandelli mancherà mezzo centrocampo: squalificato De Rossi e infortunato Andrea Pirlo, a causa di una contrattura del gemello mediale della gamba destra. "Pirlo non può assolutamente giocare contro il Brasile - ha spiegato il medico degli azzurri Enrico Castellacci -, cercheremo di recuperarlo per la semifinale". I brasiliani, cui basterà un pari per finire primi nel girone, pensano al turnover. Recupera il difensore del Chelsea David Luiz, mentre il possibile futuro interista Paulinho, acciaccato, dovrebbe andare in panchina. Al Fonta Nova di Salvador de Bahia, comunque, l'attenzione è tutta per la grande sfida tra Neymar e Mario Balotelli. Prandelli sotto osservazione - Una telecamera, però, marcherà stretto anche il ct Cesare Prandelli. Contro il Giappone, al gol del momentario 1-2 di De Rossi, lo hanno colto esultare rabbiosamente, pare, con una bestemmia. "Non ho mai bestemmiato in vita mia, è una cosa che odio, forse ho ereditato dal Trap il modo di dire Zio Poi - ha spiegato lo stesso tecnico azzurro -. E' una cosa che ci tenevo a chiarire perché ho visto cose scritte che non mi sono piaciute". Qualche imbarazzo anche per le risate dei giocatori italiani in panchina, mentre i compagni soffrivano tremendamente in campo: "E' stata una situazione comica perché Marchetti era uscito dalla zona panchina, è scivolato e ha travolto tutti i ragazzi, ridevano per quello - ha chiuso la polemica Prandelli -, ma vi posso assicurare che a questi giocatori non si può dire nulla dal punto di vista della concentrazione e dell'abnegazione".